Bologna (1473)

Scheda tecnica

Bologna (1473)

Bologna

data istituzione Monte di Pietà: 1473
fondatore: Fra Michele Carcano da Milano

Scheda storica

Il Monte di Pietà fu fondato il 22 aprile 1473 su iniziativa del frate francescano osservante Michele Carcano da Milano. L’istituto ebbe però nei primi anni vita stentata e fu rifondato nel 1504 da un altro francescano, Fra Bartolomeo Nibbia, che all’uopo promosse una grande colletta in San Petronio. Il Monte, detto di San Petronio o delle Scuole, riprese così a operare nel 1505 e venne posto sotto la guida di una congregazione composta da 12 presidenti, rappresentativa dei principali ordini e ceti della città. Il funzionamento del Monte fu disciplinato da Statuti, la cui prima pubblicazione risale al 1514.

Il prestito su pegno si basava sulla corresponsione di un moderato interesse, fissato nel cosiddetto denarino” per lira al mese, pari al 5% annuo. Dal 1532 la sede principale del Monte fu spostata presso la cattedrale di San Pietro, ma nel corso del XVI secolo l’istituto crebbe rapidamente sia in città, dove furono aperti 4 Monti dipendenti dalla sede principale di S. Pietro, sia in contado, dove vennero fondati i Monti di Budrio (1531), Castelbolognese (1568) e S. Giovanni in Persiceto (1572). Il Monte bolognese fu caratterizzato da una sngolare struttura decentrata con una capillare presenza in città, dove poté contare fino ad un massimo di 8 filiali. Solo nel 1761, con la costruzione della “fabbrica” dei Monti Nuovi presso la cattedrale, tutti i banchi furono unificati in un unico palazzo.

Dal punto di vista operativo il Monte spinse la propria operatività ben oltre la funzione originaria del prestito su pegno, per divenire la pietra angolare del sistema creditizio bolognese durante l’etàmoderna. Il Monte attirava depositi da parte di cittadini provvisti di liquidità, erogava prestiti al Reggimento della città, fungeva da depositeria per i principali luoghi pii della città. Il Monte sviluppò infine anche una funzione creditizia a sostegno delle attività manifatturiere con la creazione nel 1692-93 dei Monti della Seta e della Canapa, che concedevano prestiti su partite di materie prime.

La cosiddetta spoliazione napoleonica, che si tradusse nella requisizione di tutte le sostanze attive, assestò un grave colpo alla funzionalità del Monte, mentre a partire dal pimo Ottocento nuovi soggetti bancari si affacciarono sulmercatodel credito bolognese. Solo agli inizi del Novecento lalegislazione permise al Monte di riprendere un percorso più propriamente “bancario”, che si tradusse in un notevole aumento della raccolta di risparmio. Nel 1925 venne riconosciuto come Monte di credito su pegnodi prima categoria e successivamente prese il nome di banca del Monte. Nel 1965, con l’acquisizione del Monte di Ravenna, assunse la denominazione di Banca del Monte di Bologna e Ravenna.

Note bibliografiche e Riferimenti archivistici

L’archivio storico del Monte di pietà è conservato presso la Fondazione delMonte di Bologna e Ravenna. Collectio Actorum. Guida alla Fondazione del Monte e agli archivi storici dei Monti di pietà di Bologna e Ravenna (secoli XIII-XX), Bologna 1994.

F.C. Sacco, Dei Monti di pietà in generale, del Sacro Monte di pietà di Bologna. Dissertazioni due con la serie cronologica de’ Signori presidenti, Bologna 1775.

M. Maragi, I cinquecento anni del Monte di Bologna, Banca del Monte di Bologna e Ravenna, Bologna 1973.

M. Fornasari, Il “thesoro” della città. Il Monte di pietà e l’economia bolognese nei secoli XV e XVI, Il Mulino, Bologna 1993.

P. Antonello, Dalla pietà al credito. Il Monte di pietà di Bologna fra Otto e Novecento, Il Mulino, Bologna 1997.

M. Delbianco, Le sedi storiche del Monte di pietà di Bologna, Olschki, Firenze 1999.

M. Carboni, Il credito disciplinato. Il Monte di pietà di Bologna in età barocca, Il Mulino, Bologna 2014.