Busseto

Scheda tecnica

Busseto

Busseto (PR)

data istituzione Monte di Pietà: 1537
fondatore: Fra Giovanni Antonio Majavacca da Busseto

data istituzione Monte frumentario: 1596
fondatore: Fra Girolamo da Bologna

Scheda storica

Il Monte di Pietà fu fondato dal minorita bussetano Giovanni Antonio Majavacca nel 1537 ed eretto in Corpo morale con le Costituzioni Pallaviciane dello stesso anno. L’istituto ricevette la conferma canonica con Bolla data in Roma il 9 febbraio 1582 da Papa Gregorio XIII. L’amministrazione del Monte di Pietà fu inizialmente affidata a tre religiosi: il prevosto della collegiata, un canonico e il padre guardiano del convento di S. Maria degli Angeli.

Nel 1596 a lato del Monte di Pietà sorse un Monte granatico detto “Monte del Peculio”, istituito dal cappuccino Girolamo da Bologna con l’intento di soccorrere i poveri con granaglie nei momenti di carestia. L’iniziativa ricevette l’approvazione del duca di Parma Ranuccio I Farnese il 7 febbraio 1597. Nel 1656 il Monte del Peculio fu rifondato e opportunamente dotato di granaglie da Ippolito Dordoni, perché il primo istituto aveva cessato di operare, probabilmente per mancanza di risorse. Il nuovo ente, approvato dal duca Ranuccio II nel 1659, fu affidato ad un consiglio formato da membri della comunità e membri del clero bussetano. Per ovviare alle ricorrenti carenze di risorse del Monte granatico, nel 1829 esso fu unito al Monte di Pietà, creando un nuovo istituto denominato Monte di Pietà e d’Abbondanza. Il pio istituto fu affidato al governo di un consiglio di sette membri nominati dal sindaco e dal consiglio municipale.

Il Monte di Pietà e d’Abbondanza ha avuto sede propria in un palazzo fatto costruire fra 1679 e 1682 per ordine del duca Ranuccio II e affidato all’architetto Domenico Valmagini. Nel 1768 fu affidata al Monte di Pietà la cospicua biblioteca dei Gesuiti, allontanati dal ducato da Ferdinando di Borbone. Il Monte bussetano adibì e arredò locali appositi, diventando quindi amministratore e gestore anche di una grande biblioteca pubblica. Palazzo, biblioteca, arredi e archivio del Monte sono pervenuti alla Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza che nel 1960 ha incorporato l’antico Monte bussetano.

Note bibliografiche e Riferimenti archivistici

C. Di Bombelles, Notizie del Monte di Pietà ed Abbondanza della città di Busseto, Parma 1842.

T. Lombardi, I Francescani a Busseto, Bologna 1963, pp. 191-198,

A. Napolitano, La biblioteca del Monte di Pietà di Busseto e i suoi bibliotecari, Parma 1965.

E. Seletti, La città di Busseto capitale un tempo dello Stato Pallavicino, Milano 1883, v. II, pp. 19-27; v. III, pp. 116-128.