Cittaducale

Scheda tecnica

Cittaducale

Cittaducale
di F. lazzari

Data istituzione Monte di pietà: 1489
Fondatore : Bernardino da Feltre

Scheda storica

Secondo quanto riportato da Meneghin, il Monte di Cittaducale venne eretto dalla comunità dopo cinque giorni di fervente predicazione da parte di Bernardino da Feltre durante il suo viaggio verso Rieti nel gennaio del 1489.

Il capitale iniziale venne raccolto dalla vendita di alcuni beni comunali e da elemosine e offerte spontanee.

Cittaducale che nel 1539 era stata ceduta dall’imperatore Carlo V alla figlia Margherita d’Austria sposa di Ottavio Farnese, formava, insieme ad altri possedimenti, gli Stati Farnesiani d’Abruzzo; uno stato che conservò fino al 1735 quando tornò a far parte del Regno di Napoli. Presso l’archivio storico comunale non vi è traccia alcuna dell’istituzione di credito su pegno, nemmeno quelle dei due Monti pecuniari, denominati Monte dei pegni e Monte di pietà, che operarono contemporaneamente durante il XIX secolo. Saranno dunque necessarie ulteriori e più mirate ricerche, soprattutto presso i vari archivi vescovili e notarili, per tracciare l’evoluzione e l’attività del Monte delle origini.

Sappiamo ad ogni modo che il Monte dei pegni era stato fondato dalla comunità nel 1838 ed era amministrato da un direttore, da un suo vice e da un cassiere scelti dal Consiglio comunale e approvati dall’autorità provinciale; erogava prestiti ad un tasso annuo dell’8%. Il locale dove venivano conservati i pegni apparteneva al custode che fin dal 1801 aveva ricevuto in deposito 298 pegni per un valore di 2801 lire; di questi ne aveva restituiti 295 e venduto i rimanenti tre.

Il Monte di pietà, che doveva ricollegarsi al primitivo istituto, conservava uno statuto speciale secondo il quale parte dei fondi urbani, per la somma di 509,99 lire nel 1861, era riservato alla “Congrega”. Il Monte, che in questo periodo aveva un capitale di 1500 lire, aveva l’espressa finalità di “soccorso in danaro ai poveri”.

Alla fine dell’Ottocento, però, risulta operante un solo Monte, denominato Istituto di Pegni, Prestiti e Risparmio, un nome che denota il passaggio da Monte di prestiti contro pegno a più moderne funzioni di attività bancaria.

Note bibliografiche e Riferimenti archivistici

V. MENEGHIN, Bernardino da Feltre e i Monti di Pietà, Vicenza, 1974, p. 203-204.

Le Opere pie nel 1861, Compartimento degli Abruzzi e Molise, provincia Abruzzo Ulteriore II, Firenze, Tip. Tofani, 1870, p. 78

Statistica dei Monti di Pietà nell’anno 1896, Roma, Tip. Bertero, 1899.