Ferrara (1507)

Scheda tecnica

Ferrara (1507)

Ferrara

data istituzione Monte di Pietà: 1507
fondatore: Fra Giacomo Ongarello da Padova

data istituzione Monte di San Giovanni Battista: 1533
fondatore: Fra Lorenzo da Bergamo (domenicano)

Scheda storica

Il Monte iniziò la propria attività il 13 gennaio 1507 in una casa affittata da Sara de Bendedei all’angolo fra via Grande e via Santo Stefano. Il Monte era governato da un consiglio di dodici conservatori sotto la supervisione di quattro presidenti permanenti. Erano protettori del Monte il duca di casa Este e il cardinale di Ferrara.

Il Monte ricavava le proprie risorse da lasciti e dall’interesse del 5% praticato sui prestiti. L’istituto non prestava tuttavia solo ai poveri e accettava depositi a interesse. I duchi estensi vi fecero ricorso in caso di bisogno e al prestito furono ammesse numerose case nobili ferraresi, al punto che il Monte da istituto con funzioni di sostegno per i ceti più disagiati divenne punto di riferimento delle classi privilegiate.

Quando la conquista papale obbligò la casa d’Este ad uscire di scena nel 1598 anche il Monte fallì, con un debito di 63 mila scudi. Il Monte, riorganizzato e riaperto nel 1602, fu posto sotto l’autorità del Cardinal Legato di Ferrara e del Giudice dei Savi. A causa della sottrazione di pegni e del furto d’una forte somma perpetrato da alcuni dipendenti e ufficiali infedeli, l’istituto conobbe un nuovo fallimento nel 1646 e il suo depositario venne decapitato. Il Monte riprese a funzionare nel 1671 dopo una complessa operazione di salvataggio (a garanzia del Monte furono emessi titoli del debito pubblico ferrarese, il Monte Sanità). Il ricostituito Monte offriva prestiti al 6% e accettava denaro in deposito, remunerandolo con un interesse del 4%.

Anche il Monte di Ferrara subì la spoliazione napoleonica del 1796 che l’obbligò alla temporanea chiusura. Per la diligenza del prefetto Scopoli, nel 1808 il Monte riapriva i battenti sotto l’amministrazione della Congregazione di Carità.

Dal 1516 il Monte ha avuto sede in via della Rotta (odierna via Garibaldi 62-66 e via Spadari 31-33) in una casa lasciata in eredità da Teodosio Burgia. Fra 1756 e 1761, per volere del Legato Francesco Banchieri, il Monte ebbe nuova splendida sede in un grandioso edificio, nell’area anticamente occupata dai giardini del Padiglione, a capo della strada detta dei Piopponi (l’attuale Corso Ercole I d’Este).

Su iniziativa del domenicano Fra Lorenzo da Bergamo nel 1533 fu istituito un secondo Monte, il Monte di San Giovanni Battista per comprare e dispensare frumento ai poveri a prezzo agevolato.

Note bibliografiche e Riferimenti archivistici

M. Alfano, Il Monte di Pietà di Ferrara tra Cinque e Seicento, tesi di laurea, Univ. degli Studi di Bologna, a.a. 1992-93.

M.A. Guarini, Compendio historico dell’origine e accrescimento e prerogative delle chiese e luoghi pii della città e diocesi di Ferrara, Ferrara 1621, pp. 135-136.

T. Lombardi, I Francescani a Ferrara, Bologna 1975, pp. 117-118 e 122-125,

G. Manini Ferravanti, Compendio della storia sacra e politica di Ferrara, Ferrara 1808, T. III, pp. 259-260; t. IV, pp. 120, 203, 231.

Riferimenti archivistici:

L’archivio del Monte è conservato presso la biblioteca della Cassa di Risparmio di Ferrara.