Marsala (1561)

Scheda tecnica

Marsala (1561)

di L. Righi

Fondazione del Monte di Pietà di “San Giacomo Apostolo”: 1561

Fondatore: sconosciuto

 

Fondazione del Monte di Pietà e Monte di prestito: 26 febbraio 1622

Fondatore: Vescovo di Mazara mons. Marco La Cava

Fondazione del Monte di prestanza: 1780

Fondatore: vescovo di Mazara mons. Ugone Papè

Scheda storica

Il primo monte di pietà istituito a Marsala venne intitolato a S. Giacomo apostolo, aveva sede nell’omonima chiesa ed era aggregato all’ospedale di S. Biagio, esso svolse esclusivamente attività caritativa e assistenziale rimanendo però attivo per più di tre secoli.

Il Monte di prestiti sorse successivamente come entità distinta dal Monte di pietà ma venne aggregato a questo negli stessi locali dell’ospedale. Viene creato per volere del vescovo di Mazara monsignor Marco La Cava. I capitoli, predisposti e approvati dal vescovo, assoggettavano a una unica amministrazione i tre istituti prescrivendo che venissero retti da sei rettori- due ecclesiastici, due nobili e due civili- nominati ogni 3 anni dal vescovo della diocesi. È difficile da stabilire se in realtà questo istituto abbia svolto una rilevante attività di credito, certamente ebbe effimera esistenza tanto che nel 1780 durante la visita del vescovo Ugone Papèse ne era persa anche memoria. Amministrato dai 4 rettori preposti al Monte di pietà operava con un tasso di interesse al 4% e della durata di 6 mesi. Il Monte di prestiti svolse una feconda attività pegnoratizia affiancando il Monte di pietà nell’opera di soccorso dei cittadini bisognosi. Nel 1861 i due istituti, sottoposti all’amministrazione della locale congregazione di carità, godevano di un capitale patrimoniale complessivo di 58 mila lire anche se l’attività pegnoratizia aveva subito una notevole contrazione. Verso la fine del secolo venne soppresso il Monte di Pietà le cui attività confluirono nel Monte dei prestiti che riuscì a mantenere un discreto livello di attività fino alla prima metà del Novecento quando cominciò un notevole calo delle richieste e del patrimonio fino al cessare delle attività nel 1950.

Note bibliografiche e Riferimenti archivistici

Storia dei Monti di Pietà in Sicilia, a cura di S. Di Matteo e F. Pillitteri, Cassa di Risparmio per le province siciliane, Palermo 1973.