Mirandola (1495)

Scheda tecnica

Mirandola (1495)

Mirandola (MO)

data istituzione Monte di Pietà: 1495
fondatore: Fra Evangelista da Faenza

data istituzione Monte delle farine: 1596
fondatore: conte Galeotto III Pio

data istituzione del Monte frumentario: 1822
fondatore: duca Francesco IV d’Este

Scheda storica

Con la somma raccolta dalla predicazione di frate Evangelista da Faenza sorgeva il primo dicembre 1495 il Monte di Mirandola, che subito iniziò ad operare sulla base di Statuti approvati dalla comunità stessa. La conferma pontificia fu rilasciata quasi un secolo dopo, nel 1588, con la bolla Sedes Apostolica di Papa Sisto V, reiterata nel 1593 e finalmente resa canonicamente esecutiva nel 1598 da Papa Clemente VIII. Dal 1598 il Monte esercitò prestito su pegno gratuito, per volontà e grazie ad un cospicuo lascito della contessa Fulvia di Correggio. Oltre al prestito su pegno il Monte concedeva elemosine e faceva prestiti alla comunità nei momenti di bisogno. I fondi del Monte derivavano da lasciti e donazioni e, fino al 1598, dall’interesse del 5% praticato sui prestiti. Amministratori perpetui del Monte erano il vescovo di Reggio e il guardiano del convento di San Francesco di Mirandola, cui si aggiungevano 6 laici. Composizione e modo di eleggere i presidenti del Monte furono in parte modificati nel 1740 e in modo sostanziale nel 1791 con la subordinazione dell’istituto alla Generale Amministrazione delle Opere Pie della Mirandola. Ulteriori cambiamenti si ebbero in età napoleonica, nel 1807 il Monte fu assoggettato alla Congregazione di Carità. Il Monte divenne istituto autonomo nel 1937 e fu incorporato nella Cassa di Risparmio di Mirandola nel 1941.

La prima sede del Monte è ignota. Dal 1600 l’istituto ebbe residenza nella Galleria del Popolo, ora incorporata dalla Cassa di Risparmio.

Per adempiere ad un legato testamentario della madre, Fulvia di Correggio, Galeotto III Pio istituì nel 1596 un Monte delle farine, detto di S. Giacinto, per prestare grano ai più bisognosi. La gestione dell’istituto fu affidata agli amministratori del Monte di Pietà. Scarsissime sono le notizie di questo Monte, sembra certo tuttavia che esso abbia avuto vita assai breve, probabilmente scomparve attorno al 1630.

Nel 1822, su iniziativa del duca Francesco IV d’Este, venne fondato un nuovo Monte frumentario, affidato alla amministrazione della Congregazione di Carità e posto finanziariamente a carico del Monte di Pietà. Il fine del Monte era di fornire farina a coloro che ne avessero bisogno in periodo di siccità estiva e di gelo invernale. A causa della scarsa utilità fu proposta la soppressione del Monte nel 1881.

Note bibliografiche e Riferimenti archivistici

V. Cappi, Il sacro Monte di Pietà della Mirandola, in V. Cappi, V. Comini (edd), La Galleria del Popolo di Mirandola, Mirandola 1984, pp. 7-35.

F. Molinari, Gli istituti pii della città e dell’antico ducato della Mirandola, Mirandola 1882, pp. 139-248; 423-443.