Pendolo (casale di Tramonti)

Scheda tecnica

Pendolo (casale di Tramonti)

Pendolo (casale di Tramonti)
di P. Avallone

Data istituzione Monte di pietà:1608
Fondatore: Rinaldo Venuso

Scheda storica

Il monte è stato istituito dal notaio Rinaldo Venuso ed il suo statuto redatto dai governatori don Gio: Camillo Zito e Camillo Romano, che chiesero il regio assenso e beneplacito al  Conte di Benevento Viceré in questo regno. La dotazione iniziale del Monte proveniva dall’eredità del Notaio Rinaldo Venuso. Questa verrà impegnata per la costituzione del monte e per svolgere opere pie, e precisamente  prestiti su pegni senza interesse, maritaggi e aiuto verso i poveri.

Nel testamento del notaio si diceva che il monte si fondava nella Chiesa della SS. Trinità, ma qualora non si potessero effettuare tutte le attività in esso, si poteva costruire una casa subito dopo la Chiesa. Il notaio Rinaldo Venuso dispose che i due governatori don Camillo Zito e Camillo Romano avrebbero amministrato il monte durante tutta la loro vita, secondo le regole del suo statuto, e successivamente sarebbero subentrati nuovi governatori sempre nel rispetto delle regole vigenti. Tali successori sarebbero stati designati dai precedenti governatori, purché appartenenti alla terra di Tramonti, e se rimarrà un solo governatore, egli avrà un mese di tempo per eleggere colui che eserciterà le opere pie e caritative del monte con lui.

Nella cassa dove si raccolgono i soldi pervenuti al monte, (eredità del notaio, elemosine o altro), non vi potrà essere una somma che superi i 100 ducati; il  restante dovrà essere depositato presso un banco pubblico, a Napoli, alla presenza di entrambi i governatori: verrà infatti rilasciata una ricevuta firmata da tutti e due e con il sigillo del monte. Nel caso in cui uno dei due governatori fosse analfabeta, firmerà per lui un pubblico notaio, altrimenti la polizza non sarà valida.

Nel caso in cui vi fosse un ingente somma di denaro in banca, non utilizzabile per gli scopi del monte, i governatori lo dovrebbero convertire in “Compre”, o con la città di Napoli, o con l’Università di Tramonti. Così le “Compre”, come le ricompre, se effettuate da entrambi i governatori, o da uno solo di questi con la delega dell’altro.

Ogni anno una parte delle entrate dell’eredità del notaio Rinaldo Venuso, dovrà essere destinata ai maritaggi, e verrà custodita in una cassa con due chiavi, in possesso dei due governatori in modo che possa essere aperta solo alla presenza di entrambi.

Note bibliografiche e Riferimenti archivistici

A.S.Napoli: CM, SC, fs. 1200, inc. 1.