Rovigo (1547)

Scheda tecnica

Rovigo (1547)

Rovigo
di Marida Corbo

Data istituzione Monte di Pietà: 1547
Fondatore: Consiglio cittadino

Scheda storica

La fondazione del Monte di Pietà fu deliberata dal Consiglio cittadino il 1 gennaio 1532 in sostituzione del Monte frumentario istituito nel 1508. Tale delibera ebbe attuazione pratica solamente a partire dal 1547 anno in cui fu redatto il primo statuto del Monte. Il suo capitale iniziale fu costituito attraverso raccolte pubbliche di fondi, inoltre il Consiglio cittadino destinava in suo favore per 20 anni l’entrata derivante dall’affitto della Fiera.

Lo statuto fu riformato nel 1565 e nel 1608. In quest’ultima occasione il provvedimento fu preso in seguito ad un clamoroso fallimento nella gestione economica del Monte che ne comportò una temporanea chiusura.

Particolarmente stretti furono i rapporti esistenti tra il Monte di Pietà e la comunità di Rovigo. In diverse occasioni il Consiglio cittadino fece ricorso ai capitali del Monte per far fronte a incombenze quali le operazioni di arginatura dei fiumi e il versamento di contributi a Venezia per il mantenimento delle truppe nel territorio.

Oltre ad esercitare il piccolo prestito su pegno, il Monte di Pietà espletò seppur in modo marginale funzioni bancarie garantendo ai propri investitori un tasso d’interesse sui depositi del 6%.

Nel 1727 fu istituito presso il Monte di Pietà la “cassa del bagattino di Sanità” (Monte Sanità) allo scopo di garantire in occasione di epidemie o carestie un adeguato sostegno alla popolazione.

Nel 1822 il Monte di Pietà e la neonata Cassa di Risparmio confluirono in un unico ente; il nuovo istituto così nato mantenne una gestione economica separata nelle sue parti, ma fu sottoposto ad una Direzione centralizzata.

Nel 1885 ci fu l’uscita della Cassa di Risparmio da tale istituto comprensivo.

Nel 1911 a seguito di una sempre più marcata specializzazione bancaria assunta dall’istituto, la Direzione del Monte procedette alla redazione di un nuovo statuto, approvato con R. D. 7 settembre 1911, con il quale si può far ritenere nata la Banca del Monte.

Nei primi anni novanta quest’ultima è confluita nella Cariverona.

I primi anni di attività del Monte di Pietà furono caratterizzati dalla mancanza di una sede stabile; i pegni e i suoi capitali erano conservati nelle abitazioni dei massari di turno.

Nel 1549 fu destinato ad uso del Monte un locale situato nel Palazzo dei Notai. In seguito (data imprecisata) la sede fu spostata; ad accogliere i suoi uffici fu predisposta una soffitta situata nel Palazzo Pretorio.

Nel 1648 infine il Consiglio cittadino in accordo con il Podestà deliberò l’acquisto di Palazzo Roverella, nel quale fu ospitato definitivamente il Monte di Pietà.

Note bibliografiche e Riferimenti archivistici

Podestaria e Capitanato di Rovigo, in Relazioni dei Rettori Veneti in Terraferma, vol. VI, Milano 1976.

Pullan B., La politica sociale nella Repubblica di Venezia, vol. 2, Roma 1982, pp. 648-650, 680-681.

Mazzetti A., Assistenza e beneficenza a Rovigo nel ‘ 500, in Adami F.– Mazzetti A.- Zerbinati E., Le iscrizioni di Rovigo delineate da M. A. Campagnella, contributi per la storia di Rovigo nel periodo veneziano, Rovigo 1986, pp. 33-43.

Rigobello B., Il Monte di Pietà di Rovigo e gli antichi istituti di pegno nel Polesine, Rovigo 1987. Bartoli F., Le pitture e sculture ed architetture della città di Rovigo, Venezia 1793, pp. 126-127.

Riferimenti archivistici

Materiale riguardante il Monte di Pietà è reperibile presso l’Accademia dei Concordi (fondi Concordiano, Silvestriano, Archivio Storico Comunale antico e Nunzi) e la Fondazione del Monte di Rovigo (2 buste).

All’archivio di Stato di Rovigo è presente solo una busta inerente il Monte di Pietà.