Cento (1498)

Scheda tecnica

Cento (1498)

Cento (FE)

data istituzione Monte di Pietà: -1496-1501
fondatore: Fra Paolo Mendico di Ferrara

Scheda storica

Di un Monte di Pietà centese si riscontrano tracce dal 1496, tuttavia il pio istituto risulta formalmente eretto e regolamentato solo nel 1501 in seguito alla predicazione del minore osservante ferrarese Paolo Mendico, che procedette anche alla stesura degli Statuti, utilizzando come modello quelli redatti dieci anni prima da Bernardino da Feltre per il Monte di Faenza. La gestione del Monte fu affidata a dieci conservatori: otto notabili cittadini, eletti dal Consiglio della città, affiancati dal rettore della chiesa di San Biagio e dal guardiano del convento dell’Osservanza di San Francesco. Per procurare al Monte la liquidità necessaria al suo funzionamento furono inizialmente previste due processioni l’anno per raccogliere oblazioni volontarie. Lasciti testamentari e generosi contributi privati aumentarono in maniera cospicua il capitale dell’istituto. Fra gli altri si possono ricordare la cospicua eredità di Bernardino Parmeggiani e i lasciti del Guercino, che inoltre ottenne per il Monte centese speciali privilegi da Papa Gregorio XV nel 1623. Irregolarità amministrative e contabili minacciarono l’istituto nella prima metà del ‘700 e provocarono reiterati interventi dei vescovi bolognesi, titolari del diritto di visita del Monte centese. Dopo le confische e la soppressione napoleonica il Monte riprese a funzionare, dapprima sotto il controllo della Congregazione di Carità (1808), quindi nuovamente con una propria amministrazione autonoma (1816), ma non riacquistò il ruolo e l’importanza precedenti nella vita economica e sociale centese. La plurisecolare vicenda del Monte si chiuse fra 1923 e 1941, dapprima con la cessione dell’attività di prestito su pegno alla Cassa di Risparmio di Cento, e quindi con il completo assorbimento del Monte da parte di quest’ultima.

Il Monte di Pietà ebbe sede a partire dal 1612 in alcuni locali al piano terra del palazzo della Ragione (l’attuale palazzo comunale) sulla via di Mezzo presso lo scomparso oratorio di S. Michele. Il 2 gennaio 1820 il pio istituto traslocò in un nuovi locali di proprietà comunale in uno stabile che ospitava anche la Pinacoteca e l’Archivio Notarile, a fianco della chiesa di S. Biagio.

Note bibliografiche e Riferimenti archivistici

G. Atti, Sunto Storico della Città di Cento, Ferrara 1853, pp. 31-32.

M. Cecchelli, Cassa di Risparmio di Cento. Centovent’anni di vita (1859-1979), Cento 1980, vol. II, pp. 211-219; 231-264.

M.G. Muzzarelli, Vita e società centese fra XV e XVI secolo, in Cento e la partecipanza agraria, Cento 1999, pp. 116-121.

D. Tangerini (ed), Il Sacro Monte di Pietà. Cento, s.d.

Riferimenti archivistici:

Documentazione interessante il Monte centese è conservata presso l’Archivio Comunale di Cento (archivio antico), l’Archivio Arcivescovile di Bologna (Miscellanee Vecchie), l’Archivio Parrocchiale e l’Archivio capitolare di S. Biagio di Cento e l’Archivio Storico della Cassa di Risparmio di Cento.