Oratorio San Filippo Neri

L’Oratorio si trova in pieno centro a Bologna, in via Manzoni 5, e può essere visitato, su prenotazione, il primo fine settimana di ogni mese dalle 10 alle 19. Per prenotare: 327.0868035. Per informazioni e richieste d’uso degli spazi dell’Oratorio: oratoriosanfilipponeri@mismaonda.eu e 051343830.
Il 13 agosto 1733 il cardinal Lambertini, allora arcivescovo di Bologna, inaugurò l’Oratorio di San Filippo Neri, realizzato dall’architetto Alfonso Torreggiani (1682-1764). Il luogo ospitava le riunioni della Congregazione che era nata attorno al culto del santo. Dopo l’approvazione ufficiale della Congregazione dei Filippini, avvenuta nel 1621 con bolla di Gregorio XV, per più di un secolo le adunanze dei devoti avvennero in luoghi vari, in cui si tenevano anche accademie, sermoni, conferenze, esercizi spirituali. Nel 1866 l’Oratorio chiuse in seguito alla soppressione degli ordini religiosi e fu trasformato in una caserma militare. Solo nel 1905, divenuto proprietà della Curia bolognese, ospitò la prima messa.
Dopo quarant’anni di attività, l’Oratorio fu segnato pesantemente dal secondo conflitto mondiale: sabato 29 gennaio 1944 il settimo bombardamento su Bologna dall’inizio della guerra lo distrusse quasi del tutto, nell’incursione che provocò i maggiori danni al patrimonio artistico della città. Nel 1948 l’Oratorio fu donato dalla Curia ai Padri Filippini. Il primo intervento di consolidamento e ricostruzione, curato dall’allora soprintendente Alfredo Barbacci, rimase inconcluso nel 1953. In seguito, per oltre vent’anni, contro il parere della Soprintendenza ai Beni Architettonici, fu un deposito di materiali edili.
Nel 1997 la Fondazione acquistò l’Oratorio e ne avviò i lavori di restauro, affidandoli all’architetto Pier Luigi Cervellati. Il restauro durò 18 mesi e storicizzò la ferita bellica: accanto ai resti originali si cercò di restituire fedelmente ciò che era rimasto di un capolavoro dell’architettura barocca bolognese e si proseguirono i lavori iniziati da Barbacci, assieme alla ricostruzione delle volte e della cupola mediante un’armatura in legno. Il 20 dicembre 1999 l’Oratorio di San Filippo Neri riaprì finalmente al pubblico.
Nell’Oratorio si possono ammirare l’architettura di Alfonso Torreggiani (1682-1764), le sculture di Angelo Gabriello Piò (1690-1770), la pala d’altare di Francesco Monti (1685-1768), gli interventi di Fernando Galli Bibiena (1657-1743), le decorazioni e gli stucchi di Carlo Nessi e l’Ecce Homo di Ludovico Carracci (1555-1619).
In Oratorio è presente anche un organo costruito dall’organaro Marco Fratti, sotto la direzione di Luigi Ferdinando Tagliavini e Oscar Mischiati. L’organo è collocato nella stessa sede in cui si trovava lo strumento originale distrutto nei bombardamenti del 1944.
Oltre a rappresentare il palcoscenico delle iniziative e dei convegni della Fondazione del Monte, l’Oratorio di San Filippo Neri può essere concesso in uso anche a enti e organizzazioni che abbiano interesse a fruire di una cornice suggestiva e dotata delle adeguate attrezzature tecniche. La Fondazione nel 2016 ha affidato la gestione dell’Oratorio alla società Mismaonda srl.