Imola (1512)

Scheda tecnica

Imola (1512)

Imola (BO)

data istituzione Monte di Pietà: 1512
fondatori: Fra Orfeo Cancellieri da Bologna

data istituzione Monte frumentario: 1709

Scheda storica

Il Monte fu eretto nel 1512 a seguito di un ciclo di prediche tenute da frate Orfeo Cancellieri dell’Osservanza di Bologna. La fondazione fu accompagnata da una solenne cerimonia, tenuta significativamente il 3 dicembre 1512, festa dei santi Cassiano e Pitro Grisologo, patroni della città. L’amministrazione fu affidata ad una congregazione composta prima da 10 poi da 12 conservatori. Un passaggio decisivo per il consolidamento patrimoniale dell’istituto fu l’acquisizione nel 1554 della cospicua eredità di Giovanni Filippo Mantovani. I mezzi finanziari messi a disposizione dall’eredità permisero al Monte non solo di ampliare la propria ttività di prestito su pegno, ma anche di consolidare e arricchire la documentazione, fra cui è opportuno segnalare la realizzazione fra 1556 e 1559 di nove tavole lignee di pregevole fattura volte ad illustrare attività e finalità dell’istituto. Nel corso dei secoli dell’età moderna il Monte allargò il proprio raggio d’azione dal semplice credito su pegno alla gestione dei pegni giudiziali per conto del Comune, alla accettazione di depositi volontari. Dal 1709 l’attività tradizionale del Monte fu affiancata anche da un Monte granatico. A differenza di gran parte dei Monti della regione il Monte imolese non subì la spoliazione da parte delle truppe napoleoniche per lo spontaneo presidio della popolazione. Limitato nell’operare dalla sfavorevole normativa napoleonica prima e postunitaria poi, esposto alla competizione di nuovi istituti di credito, il Monte incontrò crescenti difficoltà nel corso dell’800. Nel complesso l’attività procedette in maniera altalenante, segnata da ricorrenti difficoltà a mantere una liquidità adeguata. L’accumularsi di perdite e le croniche condizioni di scarsa liquidità per fronteggiare le richieste di prestito su pegno portarono nel giugno del 1940 alla incorporazione dell’istituto nella locale Cassa di Risparmio, che contestualmente apriva una sezione per l’esercizio del credito pignoratizio.

Il Monte operò inizialmente nelle ultime botteghe a mezzogiorno di palazzo Riario (oggi Sersanti) nell’antica piazza Maggiore (oggi piazza Matteotti). Fin dal 1518 l’istituto poté disporre dei più ampi locali del palazzo Della Volpe, ceduto al Monte dal capitano Taddeo Della Volpe. Qui, nel tratto di strada che dalla via Emilia conduce alla cattedrale, il Monte operò per tre secoli. Nel 1821 l’istituto traslocò in via Emilia 229, andando ad occupare una porzione del covento del Carmine e cinque botteghe vicine.

Note bibliografiche e Riferimenti archivistici

S. Gaddoni, L’origine del Monte di Pietà di Imola,in Erudizione e Belle arti”, n.s. IV, 1907, pp. 155-166.