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1968: L’anno degli studenti

Torino, Milano, Trento, Venezia, Roma, Pisa, Bologna: ci sono i volti dei protagonisti della contestazione al sistema di 50 anni fa e la ricostruzione degli avvenimenti nelle principali città italiane e a Praga, nella mostra “1968: L’anno degli studenti”, organizzata da Università di Bologna e Fondazione Gramsci, con il patrocinio dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, presso gli spazi della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna (via delle Donzelle 2).

Curata da Glenda Furini e Guido Gambetta con la collaborazione di Siriana Suprani, la mostra raccoglie gli scatti di 13 grandi fotografi, tra cui Graziano Arici, Cesare Colombo, Rodrigo Pais, Giorgio Salomon, Francesco Radino e Mauro Vallinotto, a cui si aggiunge una selezione di volantini e manifesti d’epoca conservati presso la Fondazione Gramsci Emilia-Romagna e presenti anche nella banca dati on line Manifestipolitici.it.

Nella ricostruzione è stato seguito il volume di Marco Boato, Il lungo ’68 in Italia e nel mondo, e, parzialmente, quello di Paolo Brogi, ’68 ce n’ est qu’un début… storie di un mondo in rivolta, pubblicati quest’anno. La parte fotografica della mostra si articola nelle sezioni riguardanti: la partecipazione dei giovani e degli studenti prima del ’68; i principali eventi di Roma: Valle Giulia e gli scontri con i fascisti alla Sapienza; studenti protagonisti: Torino, Milano, Trento, Venezia, Roma, Pisa, Praga; il movimento studentesco a Bologna; la contestazione della cultura: Milano e Venezia; dopo il ’68.

“L’aria che circola di foto in foto è il vento della novità e della ribellione, delle idee che nascono trasportate dalla gioia della gioventù. Ognuno potrà misurare su questi documenti cosa resta di quel vento allegro che spazzava le piazze ed entrava nelle aule, portando un ronzìo di parole che poi si è spento”, spiega il professor Marco Antonio Bazzocchi, delegato alle attività culturali dell’Alma Mater.

1968: L’anno degli studenti è il giusto titolo per una mostra fotografica su quella che è stata una rivoluzione di giovani: i ‘giovani’, la cui caratterizzazione vagamente trasgressiva risale perlomeno al Romanticismo, diventano per la prima volta soggetto sociale e politico ‘in quanto tale’, categoria a parte, capace di acquistare una marcata caratterizzazione di impegno politico, di ribellione fantasiosa e generosa, che spiazza e investe il mondo”, spiega Maura Pozzati, consigliere delegato ad Arte, Attività e Beni culturali della Fondazione del Monte.

“Manifestipolitici.it è un progetto nato più di dieci anni fa e ancora oggi attivo e periodicamente ampliato, pensato per salvaguardare dal deperimento un materiale documentario spesso fragile e di difficile conservazione quale è il manifesto – conclude Siriana Suprani, direttrice della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna –. Ripercorrendo le immagini pubblicate appare evidente come il manifesto sia inscindibile dalle altre azioni, espressioni e linguaggi politici delle associazioni che hanno dato vita al movimento studentesco del 1968”.

La mostra “1968: L’anno degli studenti” inaugura sabato 29 settembre alle ore 18.00. Aperta fino a sabato 10 novembre, dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle 19.00. Ingresso libero.

Per visite guidate in orari di apertura scrivere a: guido.gambetta@unibo.it