Montagnana

Scheda tecnica

Montagnana

Data fondazione Monte di Pietà: 1494

Fondatore: Fra Bernardino da Feltre

Scheda storica

La decisione di fondare il Monte di pietà viene presa nel 1494. La precedono due giorni di disordini dovuti all’ostilità del podestà – aizzato dall’ebreo prestatore – nei confronti di Bernardino da Feltre, che, di passaggio a Montagnana, era stato convinto dai cittadini a predicare.
Nel 1497 il doge approva gli statuti, ma alla data il Monte è già attivo da qualche anno. Essi ricalcano quasi letteralmente quelli di Faenza. Il Monte riceve dal Comune il 2% su tutte le entrate, oltre ai lasciti pii, ma la situazione economica dell’istituto è spesso grave.
Nel 1594, all’esaurirsi dei fondi, si decide di porre all’incanto di mese in mese i pegni non disimpegnati. Il Comune preleva frequentemente dal Monte somme ingenti di denaro; talvolta l’istituto stesso è costretto a ricorrere al prestito a causa del forte passivo. Nel Seicento è registrata ripetutamente la situazione fallimentare delle casse del Monte, aggravata dalle appropriazioni illecite di denaro da parte dei massari, segnalate del resto fin al secolo precedente; nè la situazione migliorerà nel successivo. Nel 1781 e ’93 vengono rimaneggiati gli statuti; l’anno seguente i Soprintendenti veneti ai Monti di pietà stabiliscono norme precise per risanare il bilancio. Nel 1807 i francesi pongono il Monte alle dirette dipendenze della Congregazione di carità della città; nel 1819 gli austriaci lo rendono nuovamente indipendente. La legge sulle opere pie del 1860 dà al Monte un consiglio di Amministrazione che, come strutture, non si discostava molto dall’attuale, mentre lo statuto viene rifatto nel 1879, 1906 e ancora nel 1924.

Sede

Non si conosce la prima sede del Monte di pietà. Nel 1533 Bastiano Veronese del fu maestro Silvestro lascia in eredità all’istituto una casa sulla piazza, all’angolo con la “stradella del convento di San Francesco”, vincolata al pagamento di un livello annuo agli eredi Rolandi. La crescita dell’attività dell’istituto rende necessario l’acquisto nel 1591 della casa contigua, appartenente a Giovanni Storni. Tale edificio verrà denominato “Monte vecchio o di San Francesco”. Ingrandito a partire dal 1752, lo stabile verrà venduto nel 1806 per l. 16.300.

Fin dal 1564 il Monte di pietà teneva in affitto dalla Fraglia dei santi Rocco e Sebastiano anche un’altra casa sulla piazza, che nel 1587 acquista a livello affrancabile. Nello stesso anno l’istituto compra da Domenico Zuffo l’immobile adiacente, anch’esso a livello. Entrambi vengono in seguito riscattati: rispettivamente, dopo il 1787 e nel 1674. Il complesso viene denominato Monte del duomo. Nel 1765 la facciata minaccia di crollare e, contemporaneamente, si avverte l’esigenza di sopraelevare l’edificio per ricavare nuovi spazi. Si avvia pertanto una campagna di lavori affidati al capomastro locale Bortolo Dal Pian. Nel 1912 si effettua un ulteriore intervento, che sostituisce i due finestroni del sottoportico con vetrine per nuovi negozi, oltre a modificare la copertura delle cantine.

Note bibliografiche e Riferimenti archivistici

A. Borin, Il Monte di pietà di Montagnana, a cura della Banca del Monte di Montagnana, Padova 1983

A. Gloria, Il territorio padovano illustrato, Padova 1862

V. Meneghin, Bernardino da Feltre e i monti di pietà, Vicenza 1974

V. Meneghin, I monti di pietà in Italia dal 1462 al 1562, Vicenza 1986

Il restauro del Palazzo della banca del Monte di Montagnana: con cenni storici sui monti di pietà in particolare sul Monte di pietà di Montagnana, a cura di G. Visentin, Padova 1985

Riferimenti archivistici

L’archivio del Monte conserva 35 volumi dal 1592 ai primi dell’Ottocento. I precedenti sono periti nel 1593 durante un incendio; si è salvata solo parte di un libro contabile del 1556, oggi presso l’Archivio storico del Comune di Montagnana, dove si conservano anche altri quattro volumi dell’istituto, risalenti al XVIII secolo. Gli statuti sono pubblicati in appendice a Meneghin, Bernardino da Feltre e i monti di pietà.