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Ai 300 scalini il festival InsOrti

Tre giorni di performance site specific per un “festival bambino, che ogni anno cresce un po’ e si adatta in funzione dell’ambiente in cui si svolge e di chi lo abita”. Da venerdì 27 a domenica 29 luglio, lo spazio comunitario sulle colline bolognesi Ai 300 scalini  (in via di Casaglia 37), gestito dall’associazione Teatro dei Mignoli, ha ospitato la terza edizione del festival InsOrti. Iniziato come rassegna di teatro indipendente, dallo scorso anno InsOrti è un festival d’arte performativa site specific, per il quale viene chiesto agli artisti di immaginare – o di re-immaginare – l’opera a partire dal luogo.

A seguito della call lanciata dal Teatro dei Mignoli, sono arrivati 51 progetti. Tra questi ne sono stati selezionati 6: Marco Facchetti, architetto del paesaggio di Brescia, ha proposto un intervento in 4 punti dello spazio Ai 300 scalini; da Brescia anche la performer Jessica Leonello, con uno spettacolo per attrice e pupazzo; la modenese Annabella Ferrin ha presentato uno spettacolo a carattere installativo per il quale è stato costruito un erbario; quella del Teatro dell’Elce di Firenze è stata invece una performance sensoriale per 2 spettatori alla volta, per la quale la serra si è trasformata in una sala da barbiere; la performance acustica di L’Excamotage (Firenze) ha indagato l’arte performativa stessa; l’attrice piacentina Barbara Eforo, infine, ha creato un’installazione per uno spettatore alla volta.

Accanto agli artisti selezionati, per celebrare la conclusione del festival, domenica 29 luglio, è andato in scena “Teatro di terra” della compagnia Teatro delle Ariette.

Il festival InsOrti è realizzato con il contributo della Fondazione del Monte.