Skip to content

Amalio, emporio solidale

A San Lazzaro è nato un nuovo emporio solidale, Amalio. Inaugurato il 9 ottobre 2018, è un luogo dove fare la spesa, senza denaro, è un luogo d’incontro e di costruzione di comunità.

L’emporio ha trovato spazio in un edificio di proprieta’ comunale, in via Emilia 297, e prende il nome dal signor Amalio Gruppioni, un cittadino sanlazzarese che ha fatto un lascito all’amministrazione comunale.

I cittadini “temporaneamente in condizione di fragilita’ economica o lavorativa” potranno fare domanda al settore Welfare del Comune per accedere ai servizi e agli scaffali attivati. L’obiettivo è l’inserimento graduale di 35 famiglie. Il Comune lavora in stretto contatto con il Terzo settore, da cui raccoglie segnalazioni di situazioni di bisogno.

Grazie alle donazioni di beni da parte di imprese, associazioni e cittadini, e di tempo da parte dei volontari, l’Emporio Solidale Amalio è il primo passo di un progetto di comunità, che ha al centro il benessere delle famiglie e dei cittadini, per dare un aiuto in più a coloro che si trovano temporaneamente in difficoltà.

Amalio non vuole essere solo un posto dove fare la spesa usando la tessera familiare assegnata su indicazione dei Servizi sociali del Comune, ma anche un punto di incontro e di apprendimento, per esempio per condividere buone pratiche di gestione del bilancio familiare, consumi e lotta allo spreco, alimentazione, lavoro e salute.

La Fondazione del Monte ha sostenuto nel corso del 2017 e della prima metà del 2018 dei corsi di formazione sul tema del consumo responsabile e dello spreco alimentare. E’ stata un’attività diretta sul territorio del distretto di San Lazzaro, che ha stimolato la partecipazione dei cittadini dando loro l’opportunità di approfondire temi legati alla sostenibilità, portando come ricaduta proprio la possibilità di dare vita all’emporio solidale.

Amalio aggiunge una maglia alla rete regionale degli Empori solidali, una ventina fra quelli gia’ operanti e quelli in fase di attivazione, con 3.000 famiglie utenti, 600 volontari e 20 dipendenti.