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Approvato il Documento Programmatico Previsionale 2023

Anche per il 2023 saranno 5.744.000 euro i fondi messi a disposizione dal piano degli investimenti previsto dal Documento Programmatico Previsionale (DPP), approvato all’unanimità dal Consiglio di Indirizzo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna giovedì 27 ottobre.

È stato deliberato di mantenere invariate le erogazioni per l’anno a venire, benché dal punto di vista finanziario il 2022 sia stato, non solo in Italia, un anno molto complesso e il primo semestre dell’anno sia risultato il peggiore degli ultimi cinquant’anni. Avvedute scelte di gestione del patrimonio assicureranno, anche per il 2023, continuità nel sostegno ai territori di Bologna e Ravenna.

«Tre anni di pandemia e conflitti a livello globale, che si sono scatenati contemporaneamente, hanno creato profonde incertezze. Mantenendo invariato l’ammontare delle erogazioni anche per il 2023, abbiamo inteso dare un segnale di fiducia e ribadire l’impegno nei confronti della nostra comunità. Più di 5,7 milioni di euro saranno messi a disposizione dei nostri territori, senza incidere sugli accantonamenti, grazie a una gestione molto oculata degli investimenti nel corso dell’ultimo anno  ̶  dichiara Giusella Finocchiaro, Presidente della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.

L’impegno della Fondazione prosegue con spirito sempre più partecipativo seguendo una traiettoria consolidata: l’ascolto attento delle necessità del territorio e la promozione di un ecosistema comunitario che veda alleate le forze migliori – pubbliche, private e del terzo settore – aggregando iniziative con solide basi progettuali ad alto valore sociale ed economico. 

Anche per il 2023 saranno prioritarie le azioni a sostegno del mondo dell’educazione e della cultura, aree di intervento che da anni costituiscono il centro dell’operato della Fondazione.

«Le massime energie saranno rivolte come sempre alla scuola, un ambito della società da presidiare con grandissima attenzione, oggi più che in passato. Sostenere la formazione, sperimentare nuovi modelli didattici, ridurre il divario digitale ancora profondo nel nostro Paese, è di stringente necessità in un mondo in rapido cambiamento, dove la dispersione scolastica è un fenomeno davvero preoccupante. La linea d’azione confermata rimane quella di contrastarla con tutte le risorse possibili» commenta la Presidente Finocchiaro.

La Fondazione ribadisce, anche per il prossimo anno, il proprio sostegno ai Fondi nazionali condivisi con altre fondazioni e promossi da Acri. Tra questi: il Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile, per il sostegno di interventi innovativi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che si frappongono tra i minori e il diritto all’educazione; Fondazione con il Sud, per promuovere percorsi di coesione sociale per lo sviluppo del Mezzogiorno; il Fondo Contenimento Crisi per attenuare le conseguenze dell’attuale crisi socio-economica. Infine, è stato istituito alla fine del 2021, il Fondo per la Repubblica digitale, per implementare progetti rivolti alla formazione e all’inclusione digitale, con l’obiettivo di accrescere le competenze del Paese in ambito tecnologico.

La Fondazione sosterrà, con persistenza, azioni per ridurre le disparità sociali e fortificare la coesione della comunità nel segno dell’educazione, della cultura, della ricerca scientifica, con particolare attenzione alle fasce di popolazione più deboli e allo sviluppo di territori a rischio di impoverimento sociale, culturale ed economico.

«Le Fondazioni di origine bancaria devono fare la propria parte, intercettando i bisogni di tutta la comunità, soprattutto in un momento di crisi complesse come quelle che stiamo vivendo. E noi accogliamo volentieri, con senso di responsabilità, il compito che ci spetta. Le erogazioni  ̶ spiega Finocchiaro  ̶  sono ripartite tra le aree tradizionali di intervento: 40% nel settore sociale, 40% nel settore della cultura, 10% nel settore dello sviluppo locale e 10% in quello della ricerca scientifica, secondo una suddivisione necessaria sotto il profilo amministrativo, ma che non riflette a pieno il modo di agire della Fondazione, sempre più aperta e interessata a investire nei progetti più innovativi e trasversali rispetto ai settori»

Per maggiori informazioni sulle erogazioni in dettaglio, consultare il comunicato stampa o il documento del DPP 2023.