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ARTalk CITY 2024 | Schödl e Monterastelli

ARTalk CITY 2024 

Dopo il successo delle prime due edizioni, ritorna il ciclo di incontri ARTalk CITY, organizzato dall’Accademia di Belle Arti di Bologna per approfondire le visioni artistiche di alcuni protagonisti dell’edizione 2024 di ART CITY Bologna.

Coordinato da Maria Rita Bentini, il programma si svolgerà dall’1 al 4 febbraio alle 10 presso l’Aula Magna. Ludovica Carbotta, Luca Monterastelli, Greta Schödl e Virgilio Sieni condivideranno le proprie esperienze legate al progetto artistico creato per ART CITY Bologna 2024, in un dialogo con i loro curatori e con insegnanti dell’Accademia.
I video promozionali degli incontri sono realizzati da Veronica Santi, in collaborazione con gli studenti del Corso di Linguaggi del Cinema e dell’Audiovisivo dell’Accademia di Bologna.

| ARTalk CITY | Greta Schödl in dialogo con Silvia Evangelisti, Valentina Rossi e Fabiola Naldi

🗓️ 1.02
⏰ 10.00 – 12.00
📍 Aula Magna, Accademia di Belle Arti di Bologna-Cosa lascerebbe alle generazioni d’oggi e anche a quelle future?
-Cercare l’invisibile, in ogni cosa…in ogni cosa. Perché siamo tutti quanti molecole vibranti, nient’altro. (Greta Schödl)Attraversando le stanze di Palazzo Paltroni in via delle Donzelle, alla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, l’artista e performer Greta Schödl ci apre a una nuova visione del mondo e delle cose. E’ un’immersione totale nel flusso del suo processo artistico. Gli oggetti comuni parte di un universo femminile personale – lenzuoli, strofinacci, tende, assi da stiro, dischi – si caricano di nuova vitalità: «Gli oggetti sono in grado di comunicare con noi. Ci avviciniamo a loro sia inconsciamente che consciamente, possiedono una memoria e un’energia composta da vibrazioni», dice.
Accanto a questi c’è la scrittura: parole, lettere e simboli, un segno continuo, ripetuto, che sposta l’attenzione oltre le superfici, sull’invisibile. E il corpo, quando le Settimane internazionali della Performance portavano il nuovo medium nelle gallerie e in città.
Con Nino Migliori e in collaborazione con gli studenti dell’Accademia, rimette in scena in Piazza Maggiore le sue storiche performance Tubo del 1978 e Bidone dello stesso anno, oltre a Straßenpoesie (Basilea, 1980). Il tempo non esiste.
Video realizzato nell’ambito del workshop condotto da Veronica Santi con studentesse e studenti del triennio di Linguaggi del cinema e dell’audiovisivo dell’ABABO – Sabrina Campagnola, Sandra Piga, Filippo Janez Bertoni e Francesco Bonizzato.

| ARTalk CITY | Luca Monterastelli in dialogo con Alessandro Rabottini e Davide Ferri

 

🗓️ 2.02
10.00 – 12.00
📍 Aula Magna, Accademia di Belle Arti di Bologna

Con l’installazione Storia di un onest’uomo, le opere di Monterastelli dialogano con lo spazio tardobarocco dell’Oratorio di San Filippo Neri. Qui l’artista si concentra sulla scultura intesa come segno applicato al corpo, «opera indossabile, capace di amplificare i gesti e mortificarli», come lui stesso scrive.
Si compone un paesaggio altro, un guscio protettivo per uno stato di emergenza, il nostro, in cui «le opere sono simili a protesi in metallo, sono in bilico in quel limite in cui il vantaggio tecnologico – la protuberanza post-umana o la protesi create nell’intento di estendere le capacità del corpo – si confonde con il controllo, la limitazione dei movimenti e quindi la loro successiva cristallizzazione». Una tensione tra il bisogno di rintanarsi e quello di affrontare la realtà permea l’ambiente, dove è palpabile con nuove varianti l’indagine sulla persuasiva narrazione del potere politico che lo scultore continua a proporre nel suo immaginario visivo.

Video realizzato nell’ambito del workshop condotto da Veronica Santi con studentesse e studenti del triennio di Linguaggi del cinema e dell’audiovisivo: Sabrina Campagnola, Sandra Piga, Filippo Janez Bertoni, Francesco Bonizzato.