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Benvenuti a L’imbandita” di Sissi”

Una cena scultorea durante la quale il pubblico si metterà in gioco secondo i cerimoniali gastronomici di epoca barocca: sono alcuni degli ingredienti de L’imbandita, performance dell’artista Sissi a cura di Maura Pozzati, promossa dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna in collaborazione con UniCredit Group. La performance rientra nell’ambito delle iniziative che la Fondazione promuove in occasione di Arte Fiera-ART CITY Bologna 2016. L’appuntamento è domenica 31 gennaio alle ore 19.30 in Oratorio di San Filippo Neri (via Manzoni 5 a Bologna). L’ingresso è libero ma i posti sono limitati: la distribuzione dei coupon gratuiti di ingresso alla performance è in programma sabato 30 gennaio in Oratorio di San Filippo Neri a partire dalle ore 10.

Luogo de L’imbandita sarà dunque l’Oratorio di San Filippo Neri, cornice suggestiva per ripensare all’arte dell’imbandigione. Sissi infatti indagherà un nuovo modo di partecipazione del pubblico chiamandolo a condividere una cena. Prendendo spunto dai cerimoniali gastronomici dell’epoca barocca, l’artista allestirà una tavola/altare con un servizio di ceramiche biscottate, smaltate di bianco, realizzate apposta per l’occasione. Una vera e propria opera d’arte, di nome Servizio osseo, che subito dopo la performance sarà esposta al Museo Civico Medievale di Bologna (via Manzoni 4) nell’ambito della mostra di ceramiche d’artista Terra provocata, promossa dalla Fondazione del Monte.

Un tavolo imbandito con del cibo vero da consumare e un menù pensato apposta dall’artista, con pietanze come petali di petto su un letto di sorriso, impilata di buchi ossei e ancora ossi buchi, bave di lardo a vivo, timballo a ruota libera e altre leccornie: la cena di Sissi è una vera esperienza estetica ed esperienziale che mette in gioco il corpo e la sua anatomia interna. L’imbandita è qualcosa di più di una performance: è una cena scultorea fatta di pezzi unici, di odori, di sapori e di cibi che il pubblico potrà guardare, toccare e mangiare, mettendo in gioco il proprio corpo.

“I piatti – afferma l’artista – sono la struttura portante del cibo come le ossa sono l’architettura interna del corpo. Il particolare menù che ho disegnato per la Cena fa volutamente riferimento ai manuali di cucina del passato, come l’Artusi ad esempio, così da rievocare una gastronomia barocca, decorativa, rendendo il cibo opulenta vestizione per le ossa dell’imbandigione. Il giorno in cui avrà luogo la performance, prima dell’apertura al pubblico, l’opera sarà fotografata – conclude Sissi – per fermare e documentare l’epifania del momento come in una natura morta. A seguito il pubblico avrà accesso e potrà nutrirsi del cibo che questa tavola gli offre come dono e momento di convivialità”.