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Black Magic Women, in mostra la fotografia africana

Un dettaglio di uno scatto di Jenevieve Aken

Cinque fotografe africane, una bolognese. Sono le protagoniste della mostra “Black Magic Women”, organizzata dalla ong modenese Bambini nel deserto nell’ambito del progetto “Vivere insieme in pari dignità”, portato avanti nel corso dell’anno insieme con Amref Italia e una serie di associazioni. La mostra, realizzata con il contributo della Fondazione del Monte, sarà inaugurata venerdì 8 marzo alle 15 e resterà aperta sino al 31 marzo. Curata da Giulio Rimondi, l’esposizione è allestita presso la Fondazione Pio istituto sordomute povere di Bologna (via della Braina 11), una location antica 500 anni, aperta al pubblico negli ultimi 60 anni un solo giorno all’anno, culla di orti urbani impensabili nel centro della città.

Dalla limonaia ai piani superiori, le fotografie fanno rivivere lo storico edificio. Vari i temi affrontati: dallo sfruttamento del corpo della donna alla messa in discussione dei canoni di bellezza; dalle mutilazioni genitali alla prostituzione, dal terrorismo internazionale alle donne combattenti.

Le fotografe
Lubee Abubakar è un’artista e regista ventiquattrenne nata e cresciuta a Port Harcourt, in Nigeria. In questa mostra presenta una serie di fotografie di giovani donne africane, immagini che in primo luogo vogliono essere in primo luogo la denuncia di ogni forma di sfruttamento sul corpo della donna.
Jenevieve Aken è un’artista nigeriana. Ha 30 anni e la sua opera è stata esposta da Lagos a Berlino a New York e ha ottenuto importanti riconoscimenti. “Black Magic Women” è la sua prima volta in Italia. A Bologna presenta “Monankim”, la sua serie dedicata al rituale Bakor – rituale dell’omonimo gruppo etnico minoritario in Nigeria di cui lei stessa fa parte – che prevede la mutilazione genitale delle ragazze per celebrarne l’ingresso nella piena identità femminile. Obiettivo delle sue immagini, contrastare questo rituale.
Nicky Woo è una fotografa di origini miste che vive tra New York e Africa orientale. In questa mostra presenta immagini di una piccola comunità di donne cristiane di Zanzibar costrette dalle difficili condizioni economiche e sociali a prostituirsi.
Maheder Haileselassie è una fotografa ventottenne etiope. A Bologna porta i suoi scatti della manifestazione avvenuta ad Addis Abeba dopo il massacro di 29 cittadini etiopi cristiani da parte dell’Isis nel maggio del 2015.
Francesca Tosarelli è una fotografa e autrice bolognese impegnata in tematiche di genere e luoghi di conflitto. Nella mostra racconta del Kivu, Repubblica democratica del Congo, regione controllata da una serie di gruppi ribelli dove vivono donne e ragazze che combattono nelle milizie, mettendo in discussione i ruoli tradizionali e stereotipati della donna.
Jessica Sarkodie è una fotografa ghanese: presenta la serie “Motordames” scattata nella provincia di Tamele, luogo povero e molto conservatore. I suoi scatti ritraggono donne alla guida, dato sorprendente in una società ampiamente patriarcale.

“Black Magic Women” è visitabile il venerdì dalle ore 16 alle 19 e il sabato e domenica dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.

Alcune immagini delle sei fotografe sono esposte anche in Regione, nella sede dell’Assemblea legislativa in viale Aldo Moro 52, istituzione che ha sostenuto la realizzazione del progetto.