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Bologna Jazz Festival 2022

L’edizione 2022 del Bologna Jazz Festival è più che mai ricca di contenuti, con una programmazione di ben 36 giorni, dal 27 ottobre al 1 dicembre 2022, a Bologna, Ferrara e Forlì.

I grandi appuntamenti in teatro del Bologna Jazz Festival 2022 saranno inaugurati, il 31 ottobre al Teatro EuropAuditorium, dall’evento clou non solo del festival bolognese (che lo ospita in esclusiva nazionale) ma probabilmente di tutta la stagione jazzistica autunnale europea: “A MoodSwing Reunion” riporta assieme dopo quasi trent’anni Joshua Redman, Brad Mehldau, Christian McBride e Brian Blade. Fu Redman a creare questa line up: si tratta infatti del quartetto col quale registrò il suo terzo album da leader: MoodSwing (1994), uno dei dischi jazz fondamentali degli anni Novanta, consacrazione del talento, dell’estetica musicale e della creatività di quattro musicisti che oggi sono considerati tra i più importanti maestri del jazz internazionale.

Il BJF celebra la ricorrenza del centenario della nascita di Charles Mingus con la più pertinente (ed eclatante) scelta artistica, invitando la Mingus Big Band, formazione che ha ufficialmente raccolto l’eredità musicale del suo nume tutelare (assieme alla Mingus Dynasty e la Mingus Orchestra, tutte sotto la gestione di Sue Mingus, vedova di Charles). Il concerto che si terrà il 16 novembre al Teatro Duse è una delle rare occasioni per sentire all’opera in Italia gli eredi musicali di Mingus, figura tra le più debordanti dell’intera storia del jazz per la forza interpretativa e la ricchezza delle composizioni che ci ha lasciato.

Torna in Italia, dopo molti anni e in esclusiva nazionale, uno dei massimi cantautori brasiliani di sempre, Edu Lobo, che si esibirà con il suo quartetto il 24 novembre al Teatro Celebrazioni. Lobo è stato una sorta di big bang per la música popular brasileira: “Arrastão”, canzone da lui composta assieme a Vinícius de Moraes e interpretata da Elis Regina nel 1965 (infrangendo tutti i record di vendita della storia musicale brasiliana), è considerata come punto di partenza del più rilevante genere della musica brasiliana del secondo Novecento.

L’inedita estensione temporale e la consueta diffusione geografica rendono il BJF 2022 una manifestazione ad ampio raggio, capace di trasportare il jazz oltre i principali teatri e club cittadini abitualmente coinvolti (Teatro EuropAuditorium, Teatro Duse, Teatro Celebrazioni, Cantina Bentivoglio, Camera Jazz&Music Club, Bravo Caffè) con decine di altri appuntamenti e gli artisti più rappresentativi della storia e dell’attualità jazzistica. Si veda il programma completo QUI

Attività didattiche e altri eventi

Al BJF la musica non è solo suonata, ma anche insegnata e disegnata: il festival ospita importanti iniziative didattiche e anche quest’anno affida la propria immagine coordinata alla fantasia di una nota firma del fumetto italiano: Francesca Ghermandi. Le sue opere, ispirate al programma del BJF e rese possibili dalla collaborazione con l’Associazione Hamelin, saranno esposte sull’Autobus del Jazz e nelle bacheche storiche di CHEAP on board.

Giunge alla decima edizione il Progetto Didattico “Massimo Mutti”, articolato in varie sezioni e dedicato al ricordo del fondatore del festival bolognese, realizzato grazie al contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.

Sono previsti due seminari con altrettanti luminari del jazz statunitense, riservati agli studenti del Conservatorio e del Liceo Musicale “L. Dalla” di Bologna. Il primo ‘ciclo’ didattico avrà per protagonista il pianista Gil Goldstein, dal 28 novembre all’1 dicembre al Camera Jazz & Music Club. L’1 dicembre verrà assegnato il “Premio Massimo Mutti”, consistente in quattro borse di studio che consentiranno agli studenti selezionati di partecipare ai corsi internazionali di perfezionamento estivi 2023 della Fondazione Siena Jazz – Accademia Nazionale del Jazz e del BerkleeCollege of Music a Umbria Jazz. Collegato al workshop, ma aperto al pubblico, sarà il concerto che Goldstein terrà sempre al Camera il 25 novembre assieme a Pietro Tonolo, Marc Abrams e Jorge Rossy. In coda al festival salirà poi in cattedra il pianista Dave Kikoski (dal 18 al 21 dicembre, Camera Jazz & Music Club).

Torneranno anche le lezioni musicali “Jazz Insights” con Emiliano Pintori (ideate e ospitate dal Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, tutti i sabati dal 5 novembre al 10 dicembre): seiapprofondimenti tematici su alcuni dei maggiori protagonisti della musica jazz raccontati dalla prospettiva di un musicista.

Il jazz scende dal palcoscenico per salire sullo schermo, quello delle proiezioni cinematografiche che si terranno al Cinema Lumiére (Music for Black Pigeons, il 9 novembre) e al Cinema Galliera: Soul (il 12); Gli Stati Uniti contro Billie Holiday(il 13); Charles Mingus. Triumph of the Underdog (il 15); Chico e Rita (il 23).

Jazz a arti visive ancora a braccetto con JazzinBO: esposizione di fotografie di Ivano Adversi e Guido Samuel Frieriprogettata da Associazione TerzoTropico e Associazione NuFlava APS (alla Sala Manica Lunga di Palazzo D’Accursio dal 26 ottobre al 13 novembre).

Il Bologna Jazz Festival è organizzato dall’Associazione Bologna in Musica con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Bologna Città della Musica UNESCO, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Carisbo, Gruppo Unipol, Coop Alleanza 3.0, TPER, Città Metropolitana di Bologna, del main partner Gruppo Hera e con il sostegno del Ministero della Cultura.

Per maggiori informazioni: www.bolognajazzfestival.com