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Brutte Storie, corso di scrittura

Al via “Brutte Storie”, il nuovo corso di scrittura destinato ai bambini e alle bambine delle scuole primarie.

L’isolamento aumenta l’aggressività, come ha ben raccontato Konrad Lorenz e come ci sta dimostrando la pandemia: autolesionismi e comportamenti violenti hanno colpito gli adulti e, soprattutto, i minori. Raccontare la rabbia e l’aggressività per elaborarle e liberarsene è l’idea alla base di “Brutte Storie”, il nuovo progetto di Fondazione Bottega Finzioni destinato ai bambini e alle bambine delle quinte elementari delle scuole bolognesi. Questa è una fase di passaggio e soglia tra la prima infanzia e la pre-adolescenza, quando è particolarmente importante saper elaborare e saper gestire gli istinti aggressivi.

Il percorso coinvolgerà tre scuole primarie bolognesi – Mario Longhena, Raffaello Sanzio, Don Minzoni – e 60 studenti e studentesse ed è realizzato e finanziato da Fondazione Bottega Finzioni con la Fondazione del Monte e il sostegno di Banca di Bologna e di FAAC.

Obiettivo principale di “Brutte Storie”, che terminerà a giugno 2022, sarà la trasformazione in racconto delle pulsioni di rabbia e aggressività. Attraverso un percorso strutturato in tre tappe – il giallo, le arti visive, la tragedia – si guideranno i giovani autori nella sublimazione dei sentimenti, a partire dalla conoscenza di tre diverse forme di narrazione. In questo modo, da un lato, l’oggetto della negatività verrà spostato dal piano del reale a quello della finzione e, da un altro lato, verranno acquisite le tecniche di lettura e scrittura dei tre generi.

Articolazione del progetto “Brutte Storie”

Il percorso si articolerà in 20 ore complessive per ogni quinta elementare.

Le 20 ore saranno così suddivise:

· Narrativa, il giallo: i giovani autori impareranno a scrivere un racconto giallo o noir, che preveda un crimine, un’indagine e la soluzione del caso.

· Arti visive: la guerra e la violenza nelle immagini. I giovani critici impareranno a rintracciare gli elementi che rimandano alla violenza e alla guerra in alcune opere d’arte figurativa.

· Teatro, la tragedia: i giovani drammaturghi si cimenteranno nella scrittura di un finale alternativo – ironico, grottesco, lieto – per il Romeo e Giulietta shakespeariano.

Alla fine del percorso, i testi dei giovani autori verranno raccolti in un libro a cura dei docenti che potrà rimanere negli archivi delle scuole coinvolte, essere regalato alle famiglie degli studenti di ogni classe, essere diffuso (gratuitamente) durante gli eventi a cura della Fondazione, unitamente al montaggio dei materiali audiovisivi prodotti.