Fossombrone

Scheda tecnica

Fossombrone

Fossombrone

Data istituzione Monte di pietà: 1492
Fondatore: Comune

Scheda storica

Il Monte di pietà di Fossombrone risulta istituito nel 1492 con oblazioni cittadine. Il regolare funzionamento dell’istituto rinvia però al 1507, anno in cui furono approvati dal duca Guidobaldo I i capitoli redatti secondo le istruzioni del francescano Antonio da Montemilone. Del contenuto della prima versione dello statuto rimangono solo alcuni frammenti da cui si ricava che la gestione del Monte era affidata a dieci rettori che svolgevano il loro incarico a vita, e a titolo gratuito. Il prestito concesso non superava i venti bolognini ed era gratuito. Tali condizioni saranno riviste nel 1534 allorquando si rese evidente la necessità di caricare di un contenuto interesse le somme prestate.

Nel corso del Cinquecento la situazione patrimoniale del Monte andò progressivamente consolidandosi grazie alla generosità di numerosi privati, quali la duchessa Elisabetta Gonzaga che all’Istituto donò la metà di un suo vasto possedimento sito nel territorio di Urbania.

La floridezza raggiunta dal Monte rese inderogabile la stesura di capitoli che tenessero conto delle nuove e maggiori funzioni svolte dall’istituto: furono introdotte e disciplinate con cura le procedure da seguire nel prestito su pegno; il numero dei Reggenti fu ridotto sensibilmente e la durata del loro incarico stabilita in quattro anni. I termini del prestito risultano modificati: fu innalzato a dodici fiorini il tetto massimo del prestito e elevato a tre anni il termine previsto per il riscatto dei pegni.

La prosperità raggiunta dell’Istituto si riflesse nella scelta di operare in una sede prestigiosa: nel 1612 per volere del duca di Urbino il Monte si trasferì nel palazzo Cattabeni collocato a lato della piazza principale della città. Edificato per volere di Francesco Seta nel sec. XVI sec., il palazzo passò prima ai Cattabeni e poi confluì nel patrimonio del duca, che poco tempo dopo ne fece dono alla Comunità di Fossombrone. I 5400 ducati pagati dal Monte per l’acquisto dello stabile alla Municipalità furono impiegati per il restauro delle mura cittadine.

I nuovi capitoli del Monte emanati nel 1672 non apportarono mutamenti di rilievo nell’impianto generale dell’Istituto.

Durante l’occupazione francese la gestione del Monte, e di altre opere pie, fu affidata ad una Congregazione di Carità.

Nel 1823 la gestione del Monte come previsto dai nuovi capitoli emanati per volere del Cardinale Legato fu affidata ad otto rettori, eletti tra il patriziato locale, che avrebbero dovuto riferire del loro operato il vescovo di Fossombrone.

Dichiarato in base alla legge n 1396 del 1923 Monte di seconda categoria, l’istituto di lì a poco prese la denominazione di Monte di credito su pegno.

Note bibliografiche e Riferimenti archivistici

Bollettino di notizie sul credito e sul risparmio, Roma 1937, pp. 118-123.

V.De Luca, Il Monte di pietà Fossombrone nella transizione dal ducato alla legazione, in “Storie Locali”, 4-5, 1999-2000, pp. 119-146.