Piove di Sacco

Scheda tecnica

Piove di Sacco

Piove di Sacco (PD)
di M. Teresa Sambin

Data fondazione Monte di Pietà: 1491
Fondatore: Fra Bernardino da Feltre

Scheda storica

Il Monte di Piove viene istituito nel 1491, a pochissima distanza da quello di Padova. Tredici giorni di predicazione di Bernardino da Feltre consentono anche una fortunata raccolta di offerte. Già prima della fine dell’anno il doge approva gli statuti, che ricalcano strettamente quelli del capoluogo. Ben presto tuttavia iniziano i disordini e gli abusi nella gestione dell’istituto, causando il ripetuto veneziano.

Nel 1801, a causa di una gravissima crisi finanziaria, il capitale del Monte si svaluta dei due terzi del suo valore: viene approvato un nuovo regolamento, che tuttavia non serve a ridurre le perdite. Successivamente le autorità austriache impongono la chiusura dell’istituto, il quale riapre dopo cinque anni con alcune sostanziali modifiche che permettono finalmente di produrre degli utili. Nel 1922, ancora in crisi dall’insufficienza di capitale, ne assume la gestione il Monte di Padova.

Sede

La sede primitiva sorgeva sulla piazza, tra il palazzo Zabarella e quello del Comune, e recava l’iscrizione: MONTE DE PIETA MCCCCLXXXXIV, testimoniata dal Salomonio. Distrutta nel 1821, ne serba memoria un dipinto cinquecentesco (1546-47).Nel XVII secolo viene trasferito in un edificio sul lato meridionale della piazza, recentemente restaurato.

Note bibliografiche e Riferimenti archivistici

G. Borella – D. Borgato – M.C. Lovison – R. Marcato, Piove di Sacco: quaderno d’immagini, segni e percorsi, Padova 1984

V. Meneghin, Bernardino da Feltre e i monti di pietà, Vicenza 1974

V. Meneghin, I monti di pietà in Italia dal 1462 al 1562, Vicenza 1986

P. Pinton, Codice diplomatico saccense, Roma 1894, p. 22-24: leggere documenti

F.I. Salomoni Agri patavini inscriptiones, Padova 1696

Riferimenti archivistici

Nell’archivio del Monte di pietà di Piove di Sacco, conservato fin dell’età più antica,

è da segnalare soprattutto il codice membranaceo Liber Potestarie Plebis Sacii, contenente copia autentica degli atti di fondazione, con registri dei doni e altre carte di notevole importanza, cui ha attinto Pinton. Gli statuti, in appendice alla ducale che ne sancisce l’approvazione (17/11/1491), sono editi nel Codice diplomatico saccense, doc. 549.