Rieti

Scheda tecnica

Rieti

Rieti
di F. Lazzari

 

Data istituzione Monte di pietà: 1489
Fondatore: Bernardino da Feltre

Scheda storica

Come molti altri Monti delle origini, anche il Monte di pietà di Rheate scaturì dalla fervida predicazione francescana. Già nel 1473, su proposta del predicatore Paolo da Brescia, vennero stabiliti alcuni capitoli riguardo la costituzione di un Monte di pietà.

Non sappiamo se l’istituto operò effettivamente per qualche tempo, però nei capitoli redatti su proposta di Bernardino da Feltre nel 1489 non se ne fa menzione, anzi nella prefazione Bernardino viene presentato come “ordinatore et fondatore del sancto et catholico infrascripto Monte de la Pietà”.

Il Monte proposto nel 1473 evidentemente non poté essere sostenuto dallo stesso Comune, che pure ne aveva auspicato la costituzione, a causa dell’esposizione debitoria che la comunità reatina aveva nei confronti dei banchieri ebrei ai quali, ancora nel 1470, aveva rinnovato la condotta stipulando un contratto con figli di Angelo di maestro Dattilo, proposto anche all’approvazione papale.

La fervente predicazione di Bernardino − ricordiamo che egli era stato chiamato dalle stesse autorità comunali − portò a raccogliere “un capitale di 575 ducati, 154 fiorini, 497 carlini tra somme effettivamente versate e quelle promesse”.

Responsabili della gestione del Monte erano dodici cittadini − due per ognuna delle sei circoscrizioni − e il controllo era sottoposto ai Priori. Il prestito massimo erogabile era di tre fiorini ed era riservato ai soli cittadini, mentre i pegni erano valutati la metà del loro effettivo valore. Il Comune concesse quindi un magazzino, posto all’interno del Palazzo comunale, per la conservazione dei pegni, assegnando altresì, per venti anni, i redditi provenienti dall’affitto di beni comunali.

La sede del Monte era situata nella piazza del Leone. Nel 1856, nel progetto di sistemazione della stessa, fu prevista la demolizione del palazzo del Monte di pietà. Lo stesso, comunque, continuò ad operare senza soluzione di continuità. Sappiamo infatti che ancora nel 1861 i prestiti erogati dall’istituto continuavano ad essere completamente gratuiti. L’attività del Monte seguitò ininterrottamente nella prima metà del secolo scorso – gli statuti vennero rinnovati ancora nel 1933 – per poi essere assorbita nella sezione credito su pegno della Cassa di Risparmio di Rieti in forza del decreto del Capo provvisorio dello Stato del 6 settembre 1946, attuato con un successivo decreto del Ministero del Tesoro del 19 settembre dello stesso anno.

Note bibliografiche e Riferimenti archivistici

Le Opere pie nel 1861, Compartimento dell’Umbria, Circondario di Rieti, Firenze, Tip. dei successori Le Monnier, 1869, pp. 26-27

G. CHIARETTI, Un Monte di Pietà a Leonessa anteriore al 1446?, in «Picenum Seraphicum», IX (1972), p. 305, n. 25.

Monte di Pietà di Rieti, Statuto organico e regolamento amministrativo, Rieti, F.lli Faraoni, 1933

A. ESPOSITO, Prestito ebraico e Monti di Pietà nei territori Pontifici nel tardo Quattrocento, il caso di Rieti, in « Credito e sviluppo economico», xxx, xxx, p. 101

Archivio di Stato di Rieti, Amm. Com. Contabilità, Ornato e edifizi (1840-1860), Pianta della piazza del Leone con l’indicazione del Monte di Pietà da demolirsi, 1856.