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Come fanno le lucciole?

Secondo appuntamento per il ciclo la Ricerca in scena” che porta sul palco dellOratorio di San Filippo Neri i ricercatori dell’Università di Bologna. Il progetto di raccontare a teatro, in modo nuovo, la ricerca, i suoi risultati e metodi, è frutto della collaborazione fra lUniversità di Bologna, la Fondazione del Monte e Mismaonda.

Martedì 5 dicembre alle 21 protagonista della conferenza spettacolo è la chimica.

L’uomo è da sempre affascinato e attratto dalle lucciole. Grandi poeti e scrittori le hanno raccontate e Paola Berselli e Stefano Pasquini accenderanno in noi un po’ di quella magia portandoci nel loro lavoro di ricerca teatrale.

Ma come fanno le lucciole? Noi possiamo fare la luce? Possiamo scegliere il colore? “Bioluminescenza, chemiluminescenza, fluorescenza sono termini che ci riguardano da vicino” spiega Margherita Venturi “sono ‘qualità’ alla base dei fenomeni più affascinanti e magici del mondo che ci circonda, dalle lucciole al mare in amore. Le tecnologie all’avanguardia le utilizzano in svariati settori, automobilistico e spaziale, ambientale fino alla diagnostica e terapia medica.” La chimica si è ispirata alla natura e con i risultati di una ricerca continua ha migliorato la qualità della nostra vita, le tecnologie a nostra disposizione. Questo è possibile grazie alla capacità della chimica moderna di sintetizzare nuove molecole. “Certamente” conferma Marco Bandini “siamo in grado di progettare, sintetizzare e fotografare le molecole, questi nano-oggetti infinitamente piccoli che continuano ad affascinare il mondo scientifico per diversità strutturale e l’amplissimo spettro di applicazione.” L’uomo, affascinato dalla luce, ha provato a riprodurla. “Esistono alcuni cristalli in natura che possono riservare delle sorprese… sembrare proprio lucciole” sottolinea Lucia Maini, “sono luminescenti, ma siamo anche in grado di crearli in laboratorio per illuminare di notte le ore dei nostri orologi o per creare gli schermi OLED dei nostri televisori e computer”.

La promessa è rimanere incantati dalla poetica sulle lucciole del Teatro delle Ariette, dalla meraviglia che susciteranno gli esperimenti e i racconti dei ricercatori: Marco Bandini, Lucia Maini, Margherita Venturi. In scena con loro anche i ragazzi di “Conoscere la chimica” – Università di Bologna e Paola Berselli e Stefano Pasquini del Teatro delle Ariette.

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti