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Con i Bambini: 86 progetti per il bando Adolescenza

Sono 86 i progetti approvati da Con i Bambini, l’impresa sociale attuatrice del  Fondo di contrasto per la povertà educativa minorile, attraverso il bando Adolescenza (11-17 anni). Sessantanove progetti rientrano nella graduatoria A (regionali), 17 nella graduatoria B (multiregionali). Sono stati selezionati tra le 248 proposte ammesse alla seconda fase e tra le 800 idee pervenute in risposta al bando, che mette a disposizione un finanziamento complessivo di 73, 94 milioni di euro (una media di oltre 884 mila euro a progetto). Tre i progetti dell’Emilia-Romagna, a cui saranno destinati circa 1,6 milioni di euro. Per sostenere le iniziative sono state coinvolte 2.748 organizzazioni, tra enti del terzo settore, scuole ed enti locali.

“L’esperienza del Fondo e la rapidità di attuazione, nonostante il processo sia di per sé articolato, dimostra come se ci sono la volontà politica e la capacità organizzativa di ‘fare’ è possibile aggredire un fenomeno che è tra più ingiusti e pericolosi per il Paese – ha dichiarato Carlo Borgomeo, presidente di Con i Bambini. La povertà educativa minorile in Italia, come emerge anche dal primo rapporto che abbiamo pubblicato la scorsa settimana – ha aggiunto Borgomeo – è diffusa in tutto il territorio e in particolare nelle aree meridionali e nelle grandi città. Dovrebbe essere una priorità assoluta perla politica, perché un Paese che abbandona i suoi ragazzi è un Paese che, di fatto, rinuncia al futuro”.

L’obiettivo del bando Adolescenza, rivolto alle organizzazioni del terzo settore e al mondo della scuola, è promuovere e stimolare la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di dispersione e abbandono scolastici di adolescenti nella fascia di età compresa tra 11 e 17 anni. Di grande rilievo sarà il contributo offerto dalle “comunità educanti” dei territori, ovvero coloro che a diverso titolo si rivolgono agli adolescenti (scuole, famiglie, associazioni e organizzazioni non profit, fondazioni, enti territoriali, gli stessi ragazzi). I progetti dovranno, da un lato, promuovere percorsi formativi individualizzati, complementari a quelli tradizionali, dall’altro coinvolgere anche i gruppi classe di riferimento e prevedere azioni congiunte “dentro e fuori la scuola”, che affianchino all’attività ordinaria delle istituzioni scolastiche l’azione della comunità educante, favorendo il riavvicinamento dei giovani che hanno abbandonato gli studi o che presentano forti rischi di dispersione. Ovvero, mettere in sinergia attività scolastiche, extra-scolastiche e tempo libero per sviluppare e rafforzare competenze sociali, relazionali, sportive, artistico-ricreative, scientifico-tecnologiche, economiche e di cittadinanza attiva, a contrastare lo sviluppo di dipendenze e del fenomeno del bullismo.

Oltre al bando Adolescenza, sono stati pubblicati i bandi Prima Infanzia (0-6 anni) e Nuove generazioni (5-14 anni). Con il primo sono stati finanziati 80 progetti, con 62,2 milioni di euro. Il bando Nuove generazioni, che mette a disposizione 60 milioni di euro, si è concluso a febbraio con 432 proposte pervenute attualmente in fase di valutazione

Il Fondo di contrasto per la povertà educativa minorile è nato da un accordo, siglato nella primavera del 2016, tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri (tra cui la Fondazione del Monte aderisce) e il Governo, destinato al sostegno di interventi sperimentali finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori.

Photo credit: Chris Palomar