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Due spettacoli al femminile

Con gli spettacoli di questa settimana, il LabOratorio di San Filippo Neri dedica un’attenzione particolare alle donne e alle storie che le coinvolgono. Il primo appuntamento è mercoledì 7 marzo alle ore 20.30 con la giornalista freelance Livia Grossi che porta in scena Nonostante voi. Storie di donne coraggio, uno dei reportage teatrali nati dalla sua passione per i viaggi (Sud America, Albania e Africa sub sahariana). Un vero e proprio reading, sempre in divenire, durante il quale utilizza il palcoscenico come fosse una pagina di un magazine, con il supporto di contributi fotografici e videointerviste. Livia Grossi narra del valore della donna come individuo al di là dei tradizionali ruoli sociali di madre, moglie e figlia. Il diritto di esistere e il prezzo che si paga. Un viaggio tra parole e musica che s’interroga sull’identità individuale e pubblica, sull’informazione e la sua reale condivisione. In scena riflessioni e testimonianze di donne italiane e straniere, e un ironico monologo sui requisiti necessari per ottenere la Carta d’identità di Donna. Storie di resistenza al femminile raccolte sul campo, tra le donne intervistate Pushka (Albania), vergine giurata che da oltre 40 anni ha deciso di diventare un “uomo” per difendere diritti e dignità; Maria (Sud America) rifugiata politica, arrestata con l’accusa di terrorismo e liberata in seguito alla sua riconosciuta innocenza dopo 8 anni di carcere; Marietu ‘Ndaye (Senegal), una delle portavoce contro la mutilazione genitale femminile.

Il secondo appuntamento è giovedì 8 marzo alle 21.00 con L’altra Carmen per una serata sul femminicidio, che sarà aperta da Giuseppina La Face, violinista, musicologa e docente presso l’Università degli Studi di Bologna. Lo spettacolo, attraverso le arie dell’Opera di Bizet e la rivisitazione passionale e travolgente delle melodie e delle coreografie in stile flamenco, vuole sottolineare l’aspetto drammatico ed emotivo del personaggio di Carmen che viene presentato in una duplice lettura: da un lato una donna capace di superare le convenzioni, mai incline a scendere a compromessi, dall’altro una personalità incostante, egoista, seduttiva che mette a dura prova le sicurezze della società patriarcale. Sarà un’occasione per riflettere sulla violenza di genere, vista non come il risultato della brutalità umana, ma come problematica legata a una mentalità che tende a trovare giustificazioni alla violenza e a colpevolizzare la vittima. Protagonisti della serata, Claudia Marchi (mezzosoprano) nel ruolo di Carmen, Alessandro Goldoni (tenore) nel ruolo di José, Rosa D’Alise (soprano) nel ruolo di Micaela, Maurizio Leoni (baritono) nel ruolo di Escamillo, Paola Dal Verme al pianoforte, Anton Berovski al violino; al canto flamenco José Salguero, alla chitarra flamenca Alberto José Rodriguez, alle percussioni Tommaso Sassatelli e infine i danzatori di flamenco Rita Marchesini, Ondina Cassotta e Andrea Natoli.

Appuntamenti a ingresso libero