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FOOD: Foto/Industria 2021

A Bologna dal 14 ottobre al 28 novembre 2021 si tiene FOOD, la quinta edizione di Foto/Industria, la prima Biennale al mondo dedicata alla fotografia dell’Industria e del Lavoro, promossa e organizzata da Fondazione MAST con la direzione artistica di Francesco Zanot. Questa edizione si compone di 10 esposizioni nel centro storico e una al MAST, tutte a ingresso libero.

Il titolo di Foto/Industria 2021 è FOOD, un tema di fondamentale importanza per il suo inscindibile legame con macroscopiche questioni di ordine filosofico e biologico, storico e scientifico, politico ed economico. Al centro della Biennale si trova il soggetto dell’industria alimentare: il bisogno primario del cibo si sovrappone a quello delle immagini in un percorso che si sviluppa all’interno di una materia insieme senza tempo e di stringente attualità. Un settore in rapido sviluppo che risponde alle più importanti trasformazioni in atto su scala globale: la questione demografica, il cambiamento climatico e la sostenibilità. Fotografia e gastronomia si fondono dalla teoria alla pratica innescando una serie di riflessioni sulla complessità della “questione alimentare”.

FOOD per Francesco Zanot

“Il cibo è un fondamentale indicatore per analizzare e comprendere intere civiltà – scrive il direttore artistico Francesco Zanot nel testo introduttivo del Photo book / Ricettario della Biennale scritto in collaborazione con lo chef Tommaso Melilli, -. Le modalità attraverso cui gli alimenti vengono prodotti, distribuiti, venduti, acquistati e consumati sono in costante cambiamento e racchiudono pertanto alcuni caratteri distintivi di un’epoca, un periodo storico o un ambito culturale e sociale… Il cibo è linguaggio. Come la fotografia, gli alimenti incorporano e diffondono messaggi. Il risultato è un cortocircuito: qualsiasi fotografia di cibo è il frutto di un processo di rimediazione. Inoltre, fotografia e cibo hanno un legame speciale con la tecnologia. La fotografia nasce come tecnica. Camera oscura, pellicola e obiettivo sono conquiste dell’ingegno umano messe al servizio della scienza, dell’arte, della memoria e della trasmissione di informazioni. Per quanto riguarda il cibo, il punto di svolta è costituito dalla comparsa dell’agricoltura, che conduce dal nomadismo alla coltivazione e all’allevamento stanziali attraverso una serie di profonde innovazioni tecniche”.

FOOD di Henk Wildschut

Le opere ospitate nella sede della Fondazione del Monte (Palazzo Paltroni, via delle Donzelle 2) sono quelle dell’artista olandese Henk Wildschut. Wildschut combina in tutti i suoi lavori fotografia e attivismo, concentrandosi in particolare sul tema della comunità, le sue regole e i suoi riti, tra passato, presente e futuro. Tra i suoi progetti più estesi, Food, commissionato dal Rijksmuseum di Amsterdam e realizzato in tre anni di lavoro tra il 2011 e il 2013, è il risultato di una vasta ricerca sul tema dell’industria alimentare, centrata in particolare sulle più avanzate tecnologie del settore, generalmente sviluppate per aumentare il volume della produzione e adeguarsi alle norme sempre più stringenti in merito a igiene e sicurezza. Dagli allevamenti con decine di migliaia di animali (polli, suini, bovini…) alle sterminate serre in cui vengono riprodotte le condizioni ideali per accelerare la crescita delle piante, fino ai laboratori delle Università in cui si studiano gli organismi più nutrienti e resistenti, il lavoro di Wildschut è un viaggio nel backstage di quello che mangiamo ogni giorno.