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Gli anni del sogno

Le aspettative, gli stati d’animo, le speranze e le illusioni che mossero le coscienze in alcuni specifici anni della storia curiosamente sempre connotati dalla presenza del numero 8 in chiusura di data. Domenica 28 ottobre alle ore 16, con la prima parte dedicata al 1848, prende avvio al LabOratorio di San Filippo Neri a Bologna il ciclo di 3 incontri “Gli anni del sogno”, curato dallo storico Angelo Varni.

Primo appuntamento dedicato a un anno simbolo “per il risveglio dei popoli” al nuovo mito nazionale e in particolare per il ruolo di Bologna capace di ribellarsi vittoriosamente allo straniero. Angelo Varni aprirà e chiuderà l’incontro, fatto di racconto degli accadimenti, letture, intermezzi musicali e proiezioni di immagini. Con lui sul palco, infatti, interverranno anche gli attori Gabriele Duma e Antonella Franceschini e la Corale Lirica San Rocco, diretta da Marialuce Monari, impegnata in musiche di Verdi e Bellini con Kaorl Suzuki al pianoforte.

Varni analizzerà l’epica del Risorgimento raccontando questa pagina storica sul versante europeo e su quello più strettamente bolognese. Gabriele Duma leggerà pagine del Mulino del Po di Riccardo Bacchelli e alcune cronache, datate appunto 1848, di Enrico Bottrigari sulla rivolta cittadina, mentre Antonella Franceschini offrirà la lettera della contessina Carolina Tattini Pepoli sui moti e le barricate del periodo.

La rassegna ”Gli anni del sogno” continuerà domenica 18 novembre alle ore 16 con il 1948: ospiti il professor Marco Cammelli e il chitarrista Jimmi Villotti, con letture di Gabriele Duma. Si chiude domenica 16 dicembre alle ore 16 con il 1958, di cui parlerà monsignor Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna, con musiche eseguite dal vivo da Andrea Macinanti e letture di Gabriele Duma.

Si ringraziano il comitato di Bologna dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano e il Museo civico del Risorgimento di Bologna.

Tutti gli incontri sono a ingresso libero.

Photo credit: Carlo Stragliati, “Episodio delle Cinque Giornate in piazza Sant’Alessandro”