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Una diagnosi per la sensibilità al glutine

Si è concluso il progetto di ricerca “Identificazione di un metodo per la diagnosi della sensibilità al glutine non celiaca”, deliberato nell’ottobre 2019 a favore del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Università di Bologna, sotto la responsabilità di Giovanni Barbara, Professore ordinario e Principal Investigator dello studio proposto.

Il nostro contributo di 24.000 euro è stato deliberato per finanziare un assegno di ricerca. Il focus della ricerca è stato quello di validare e rafforzare un metodo per la diagnosi della sensibilità al glutine non celiaca (NCGS), condizione caratterizzata da sintomi intestinali provocati dall’ingestione di glutine in assenza però di una diagnosi certa di malattia celiaca.

La sensibilità al glutine non celiaca (dall’anglosassone, non-celiac gluten sensitivity, NCGS) è una condizione caratterizzata da sintomi intestinali ed extra-gastrointestinali, provocati dall’ingestione di glutine in assenza di una diagnosi certa di malattia celiaca (CD). Con il termine “sensibilità al glutine non celiaca” si identificano tutti quei casi in cui un paziente manifesti i sintomi caratteristici della malattia celiaca, e tragga beneficio da una dieta priva di glutine, nonostante dagli accertamenti medici sia possibile escludere la presenza di celiachia o di allergia al grano.

I risultati ottenuti dalla ricerca sono già stati oggetto di tre pubblicazioni scientifiche.