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I concerti dei giovani “Talenti”

A partire dal 4 aprile il LabOratorio di San Filippo Neri ospita la nuova edizione della rassegna Talenti, che presenta giovani concertisti emergenti, vincitori di importanti concorsi internazionali. Cinque gli appuntamenti in calendario: il pianista ventenne primo classificato al “Premio Venezia” Francesco Granata (mercoledì 4 aprile), il ventiduenne vincitore del Concorso Beethoven di Bonn Filippo Gorini (martedì 10 aprile), la violinista ventenne interprete versatile e di sorprendente maturità musicale Emma Parmigiani (mercoledì 2 maggio), il francese Quartetto Van Kuijk (martedì 15 maggio) e il violoncellista, allievo di Mario Brunello, Paolo Bonomini (giovedì 24 maggio). Come ogni anno, il vincitore del “Premio del Pubblico”, assegnato al miglior interprete della rassegna Talenti, tornerà in autunno (6 novembre) ad esibirsi per il festival. Talenti è realizzata da Bologna Festival con il contributo della Fondazione del Monte.

Mercoledì 4 aprile alle ore 20.30 sarà quindi la volta del pianoforte di Francesco Granata. Classe 1998, ha studiato al Conservatorio di Milano ed è il primo classificato dell’edizione 2017 del Premio Venezia, uno dei più importanti concorsi pianistici nazionali, competizione cui sono ammessi soltanto i diplomati a pieni voti dei Conservatori italiani. Tra i suoi maestri Benedetto Lupo. Enfant prodige, ha tenuto il suo primo concerto a otto anni. Per questo appuntamento, con piglio virtuosistico impagina un programma che accosta un brano di Liszt tratto dal primo libro di Années de Pèlerinage agli spettacolari Miroirs di Ravel e ai simbolistici Preludi di Debussy.

Martedì 10 aprile alle 20.30 la settimana di Talenti continua con Filippo Gorini. Ventidue anni, cresciuto pianisticamente seguendo i consigli di Alfred Brendel, Alexander Lonquich, Pavel Gililov e Andrei Gavrilov, Filippo Gorini si è aggiudicato il primo premio al Concorso Beethoven di Bonn e al Concorso Neuhaus di Mosca. Apre il suo programma con le visionarie Geistervariationen (Variazioni sul tema degli spiriti) di Schumann passando, in ideale continuità, alle sette Fantasie op.116 di Brahms. In finale, l’immensa Sonata op.106 “Hammerklavier”, vera e propria sfida per ogni interprete beethoveniano.

Ingresso a pagamento