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Interpretare. Dialogo tra un musicista e un giurista

Mario Brunello, tra i più grandi violoncellisti di oggi, e il noto giurista Gustavo Zagrebelsky, sono i protagonisti dell’ultimo appuntamento della rassegna Sinfonia di Pagine, organizzata da Bologna Festival in collaborazione con la Fondazione del Monte e Librerie Coop Zanichelli. Zagrebelsky e Brunello, presentando il loro volume edito da Società editrice Il Mulino, ci parleranno di libertà interpretativa rispetto ad un testo codificato, storicamente definito come una Sonata di Beethoven o un articolo della Costituzione. Nella musica così come nel diritto, alle prese con una Suite di Bach o un testo di legge, l’interprete si muove in una delicata zona di confine che si situa tra l’eseguire e il creare, nell’ardua impresa di fare da tramite tra passato e futuro.

Mario Brunello, violoncellista di fama internazionale, solista e ricercato camerista che ha lavorato con direttori come Abbado, Muti, Pappano, Gergiev, Jurowski, ama portare la musica classica fuori dai circuiti tradizionali. È direttore musicale dei festival Artesella e Suoni delle Dolomiti e riserva ampio spazio a progetti che coinvolgono forme d’arte e saperi diversi (teatro, letteratura, filosofia, scienza), integrandoli con il repertorio tradizionale. Interagisce con artisti di diversa formazione culturale, quali Uri Caine, Paolo Fresu, Marco Paolini, Stefano Benni, Moni Ovadia e Vinicio Capossela. Ha pubblicato Fuori con la musica (2011) per Rizzoli e Silenzio (2014) per Il Mulino.

Gustavo Zagrebelsky, già presidente della Corte Costituzionale è professore emerito di Diritto costituzionale all’Università di Torino. Tra le sue pubblicazioni La legge e la sua giustizia ( Edizioni il Mulino, 2009) e Giustizia costituzionale (Edizioni il Mulino, 2012)

ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili

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