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HousingBO: a Bologna parte il laboratorio per migliorare la condizione abitativa degli studenti universitari

HousingBO

Parte a Bologna HousingBO, un laboratorio permanente per migliorare la condizione abitativa degli studenti universitari. Il progetto, promosso da Comune e Università di Bologna, con la collaborazione di Acer Bologna e azienda regionale per il diritto agli studi superiori Er.Go, con il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e della Regione Emilia-Romagna, sarà gestito dalla Fondazione per l’innovazione urbana (Fiu). “È un’iniziativa inedita sul panorama nazionale e internazionale”, spiega il presidente di Fiu Raffaele Laudani.

“La grande attenzione sul tema degli alloggi studenteschi – dice il rettore Francesco Ubertini – nasce da due circostanze positive: da un lato l’aumento del numero degli studenti che si iscrivono all’Alma Mater, molti dei quali arrivano da fuori regione o sono studenti internazionali, e dall’altro l’aumento del numero di turisti che stanno scoprendo le bellezze di Bologna. Questa crescita positiva ci impone di lavorare ancora di più insieme per individuare soluzioni e strategie comuni”.

Attraverso cinque assi di intervento da sviluppare nei prossimi 2 anni, il laboratorio HousingBO coinvolgerà la comunità degli studenti e tutti gli attori della città attivi sul tema degli alloggi per studenti. Il primo asse è stato l’avvio di un’indagine conoscitiva insieme a Consiglio e associazioni studentesche. “Gli studenti portano a Bologna una grande ricchezza, economica e culturale – dice la presidente della Fondazione del Monte, Giusella Finocchiaro –. La ricerca permetterà di comprendere meglio i bisogni dei fuori sede per programmare le risposte più adeguate”.

Il secondo asse riguarda misure di “pronto intervento” per aumentare la disponibilità di alloggi per garantire il diritto allo studio per gli studenti più meritevoli e meno abbienti. Si parte con 14 monolocali di proprietà di Acer che saranno affidati alla gestione di Er.Go e, già dal prossimo anno accademico, messi a disposizione degli studenti. Sette sono in via Gandusio, i restanti sono per la maggior parte nel centro storico.

“Università e Comune fanno fronte per affrontare un tema importante in una città estremamente attrattiva – sottolinea il sindaco Virginio Merola –. Ringrazio Acer per aver messo a disposizione questi appartamenti, destinati agli studenti che devono costituire la nostra prima preoccupazione, quelli che non riescono ad aver risposta nelle graduatorie del diritto allo studio. Ringrazio anche Er.Go, per la collaborazione che ci sta fornendo e la Fondazione del Monte che sostiene questo progetto di ricerca più complessivo condotto dalla Fondazione per l’innovazione urbana”.

“Con questo intervento in via Gandusio vogliamo favorire il mix sociale fra famiglie immigrate, famiglie numerose, anziani soli e studenti – aggiunge Alessandro Alberani, presidente di Acer Bologna –. È meraviglioso poter mettere insieme le diversità”.

Il terzo e quarto asse di intervento del progetto HousingBO saranno, da un lato, l’attivazione di un percorso partecipato sulla regolamentazione delle piattaforme digitali per la locazione turistica e di breve periodo e, dall’altro, il riequilibrio del mercato degli affitti con la promozione del canone concordato per studenti e giovani e di investimenti pubblici e privati nel settore dell’edilizia studentesca. L’ultimo asse sarà il potenziamento del bando Futuro prossimo per favorire il radicamento della comunità studentesca.

“Negli ultimi anni abbiamo assistito a un progressivo aumento degli studenti idonei alle borse di studio e agli alloggi – conclude Maria Cristina Scarazzini, responsabile dei servizi di accoglienza di Er.Go, sede di Bologna –. La collaborazione tra tutti gli enti è fondamentale per dare una risposta positiva a più studenti possibili e permettere loro non solo di avere un alloggio, ma di potersi inserire nel contesto cittadino”.