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L’antico porto al chiaro di luna

Da lunedì 2 luglio alle ore 19.30 tornano ad accendersi le luci sull’antico porto di Classe con la rassegna estiva di eventi, musica, cinema e conversazioni, che animerà  il sito archeologico fino al 2 settembre. Con un’importante novità: tutti gli eventi saranno un’anticipazione di “Classis Ravenna. Museo della città e del territorio”, il nuovo museo che aprirà l’1 dicembre, dando vita a un vero e proprio circuito archeologico della città.

Classis Ravenna sarà il punto di partenza necessario per ogni visita a Ravenna.  Non solo al circuito di Classe, dalla contigua Basilica all’Antico Porto, ma verso l’intera città”, annuncia Giuseppe Sassatelli, presidente della Fondazione Ravenna Antica, cui il Comune ha demandato la realizzazione e la gestione del museo. “Attraverso materiali archeologici il cui valore intrinseco viene esaltato dall’essere proposto in un’ottica unitaria, qui si potranno rivivere tutti gli snodi principali della storia del territorio, dalla preistoria all’antichità romana, dalle fasi gota e bizantina all’alto Medioevo”.

L’antico porto di Classe è un’area archeologica a circa 4 chilometri dal centro di Ravenna, che permette di scoprire l’impianto generale delle strade e degli edifici portuali sorti nel V-VI secolo, epoca di massimo splendore dello scalo commerciale. Il sito si trova all’imboccatura del porto-canale antico, quell’ampia rottura di duna che alimentava l’intera laguna. È qui che Ottaviano Augusto, verso la fine del I secolo a.C., fece costruire gli imponenti moli che consentivano alle navi l’accesso dal mare. Il percorso di circa 10mila metri quadrati si sviluppa sui luoghi quotidianamente frequentati da chi lavorava nei magazzini o arrivava via mare, immergendo i visitatori all’interno dello scavo archeologico.

Giunta alla tredicesima edizione e promossa con il sostegno della Fondazione del Monte, la rassegna estiva “Antico porto al chiaro di luna” si avvale di numerose  collaborazioni che hanno consentito di costruire un programma ricco e versatile. Dalle suggestioni in musica e danza con associazione Cantieri e Istituto musicale Verdi, alle conversazioni sulle grandi civiltà del mare con studiosi e docenti dell’Università di Bologna, dalle grandi elaborazioni drammaturgiche del Ravenna Festival alla musica jazz e pop del Teatro Socjale di Piangipane, senza dimenticare il Festival del cinema archeologico realizzato in collaborazione con Archeologia Viva, le degustazioni di cibi antichi a cura di Claudio Cavallotti e le serate dedicate ai più piccoli.

L’appuntamento inaugurale di lunedì 2 luglio è un omaggio al’68 e alla rivoluzione culturale giovanile che proprio quest’anno celebra il suo cinquantenario. Per rievocare le musiche, le parole e l’atmosfera dell’epoca si esibiranno in concerto The Windstones con un repertorio da summer of love e atmosfere beat e rock anni ’60.

Durante tutte le serate della rassegna sarà possibile degustare i menù e le offerte enogastronomiche realizzati in esclusiva da vari food truck.

Per informazioni e programma completo: www.parcoarcheologicodiclasse.it