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Lettere dalla notte, con Chiara Guidi rivive la poesia di Nelly Sachs

Giovedì 19 maggio alle 21 l’Oratorio di San Filippo Neri (via Manzoni 5 a Bologna) ospita la lettura concerto di Chiara Guidi – Societas dal titolo Lettere dalla notte, con musica eseguita dal vivo dall’autore Natàn Santiago (cura del suono Andrea Scardovi). A seguire intervento di Anna Ruchat. Lo spettacolo è promosso da Liberty in collaborazione con Societas.

Lettere dalla notte, nuovo progetto di Elena Di Gioia con Chiara Guidi, concentra l’attenzione su Nelly Sachs, poetessa, tra le voci più appartate e potenti del Novecento. Una voce soltanto. Così si è definita Nelly Sachs. La scrittura di Nelly Sachs, premio Nobel nel 1966, è riscoperta da Chiara Guidi attraverso il carteggio che ebbe tra il 1954 e il 1969 con una delle voci più intense della poesia, Paul Celan, “Ma tu capisci, viviamo entrambi nella patria invisibile”, con cui condivide la condizione di esule dalla storia e dalle ferite del Novecento. Attraverso la lettura di alcune lettere tratte dall’epistolario tra Nelly Sachs e Paul Celan, Chiara Guidi trasformerà in una voce corale alcune poesie di Nelly Sachs.

Lettere dalla notte cercherà attraverso il corpo sonoro delle voci di vedere quelle creature di nebbia che Nelly Sachs cercava.

Il coro, messo a punto nel corso di un laboratorio tenuto da Chiara Guidi all’Oratorio di San Filippo Neri dal 17 al 19 maggio e aperto a persone anche senza esperienza, confluisce in Lettere dalla notte, in anteprima all’Oratorio di San Filippo Neri.

A seguire, un intervento di Anna Ruchat, docente e traduttrice di testi di Nelly Sachs, tra cui Corrispondenza, il carteggio con Paul Celan.

Il progetto, promosso da Liberty (organizzazione del laboratorio Alessandra Farneti) in collaborazione con Societas (cura Elena de Pascale e Stefania Lora) è realizzato nell’ambito della stagione culturale promossa dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna presso l’Oratorio di San Filippo Neri.

Nelly Sachs (Berlino, 1891 – Stoccolma 1970), scrittrice tedesca di famiglia ebraica. Dopo avere ricevuto l’ordine di presentarsi a un campo di lavoro, nel 1940, riesce a fuggire in Svezia, dove vivrà per tutta la vita. Finita la guerra cominciano ad arrivare le notizie della morte di familiari e amici nei campi di sterminio nazisti. Sono proprio questi gli anni in cui inizia quell’intensa attività poetica che la trasforma in una delle voci più potenti del Novecento tedesco e non solo. Nel 1947 viene pubblicato il suo primo libro di poesia. Nel 1950 inizia una serie di lunghi periodi di ricovero in ospedali psichiatrici. Nelly Sachs continuerà a scrivere e a pubblicare in crescendo fino alla morte (nove raccolte di poesia e diversi testi teatrali). Dagli anni sessanta la fama di Nelly Sachs diventa internazionale e nel 1966 riceve il premio Nobel.

Numerose le raccolte di poesie tra cui: Nelle dimore della morte (1947), Fuga e trasformazione (1959), Al di là della polvere (1961), Alla ricerca dei viventi (1971). Ha scritto drammi Eli (1950) e poemi Segni sulla sabbia (1962), Incantesimo (1970).

Tra i testi pubblicati in Italia di Nelly Sachs: Poesie, traduzione di Ida Porena, Einaudi 1971; Paul Celan Nelly Sachs Corrispondenza Il Melangolo, 1996 traduzione di Anna Ruchat; Lettere dalla notte a cura di Anna Ruchat, Giuntina 2015.

Chiara Guidi
Fondatrice con Romeo e Claudia Castellucci della Socìetas Raffaello Sanzio, oggi Societas, sviluppa una personale ricerca sulla voce come chiave drammaturgica nel dischiudere suono e senso di un testo, ma anche come corpo, azione, disegno, rivolgendo la propria tecnica vocale sia a produzioni per un pubblico adulto, sia elaborando una specifica concezione di teatro legato all’infanzia. Societas riunisce dal 1981 Romeo Castellucci, Chiara Guidi e Claudia Castellucci che condividono unʼidea di teatro prevalentemente basata sulla potenza visiva, plastica e sonora della scena. Allʼinterno di Societas, che ha realizzato spettacoli presentati nei principali festival e teatri internazionali di tutti i continenti, Chiara Guidi sviluppa una personale ricerca sulla voce e sulla parola recitata. Tra le produzioni più recenti, nel 2014 realizza Nuvole.Casa. di Elfriede Jelinek con il musicista Daniele Roccato (produzione Socìetas Raffaello Sanzio e Festival Focus Jelinek), creazione nata dal confronto con Elena Di Gioia e ospitata nelle biblioteche storiche.
www.societas.es

Anna Ruchat (Zurigo, 1959). Ha studiato filosofia e letteratura tedesca a Pavia e Zurigo. Traduttrice di Corrispondenza, il carteggio tra Nelly Sachs e Paul Celan (il Melangolo, 1996). Tra gli autori che ha tradotto dal tedesco in molti anni di attività vi sono Thomas Bernhard, Paul Celan, Nelly Sachs, Victor Klemperer, Mariella Mehr e Werner Herzog, Friedrich Dürrenmatt, Elfriede Jelinek. Dal 2001 insegna presso le Scuole Civiche di Milano e dal 2002 si occupa della gestione dell’archivio del poeta Franco Beltrametti. Dal 2004 al 2008 ha lavorato con le edizioni Effigie. Ha collaborato con il quotidiano «Il manifesto» e con le riviste «Il primo amore» e «Pulp». Dal 2012 collabora regolarmente con la Televisione della Svizzera Italiana per adattamento di documentari.

Elena Di Gioia direzione artistica, cura e produzione progetti. Tra i più recenti, Festival Focus Jelinek (2014/2015), dedicato alla scrittura dell’autrice austriaca Elfriede Jelinek. Cura e condivide progetti con artisti della scena contemporanea con particolare attenzione alla drammaturgia contemporanea. www.associazioneliberty.it

Tutti gli eventi della stagione culturale promossa dalla Fondazione del Monte sono a ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

L’accesso in Oratorio è consentito a partire da 30 minuti prima dell’inizio di ogni evento.

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