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Pronte a partire le nuove edizioni di MIA e MICO

Daniele Furlati – foto di Lorenzo Burlando

La ventiduesima edizione di MIA – Musica Insieme in Ateneo e la quattordicesima edizione di MICO – Musica Insieme COntemporanea si preparano a partire. Sono entrambi realizzati da Musica Insieme: MIA esplora i capisaldi del repertorio che vanno da Bach a Haydn, da Brahms a Šostakovič, stabilendo i punti cardinali per chi volesse approfondire la conoscenza della musica occidentale. Ed è proprio qui che MICO prende a braccetto MIA: ponendo cioè una particolare cura per la divulgazione e la scoperta della musica d’oggi.

MIA, nato nel 1997 da un accordo tra la Fondazione Musica Insieme e l’Università di Bologna per avvicinare gli studenti all’arte dei suoni, partirà il 24 gennaio con Ludovica Rana e Maddalena Giacopuzzi, perfezionatesi all’Accademia di Santa Cecilia. Tra gli appuntamenti da segnalare ospitati presso l’Auditorium DAMSLab, quello del 21 febbraio: il calendario 2019, infatti, rinnova la tradizione che vede ospite il Collegium Musicum Almae Matris (coro e orchestra dell’università di Bologna) diretto da Roberto Pischedda con un programma che affianca compositori del Vecchio e del Nuovo continente, da Grieg e Dvořák a Copland, evidenziandone i legami con le rispettive tradizioni popolari. “Anche quest’anno la partecipazione degli studenti universitari è triplice: sono invitati ad ascoltare i concerti, sono essi stessi interpreti dell’appuntamento con la compagine d’Ateneo, e sono chiamati a farsi relatori nelle introduzioni ai concerti, che coinvolgono gli studenti della Laurea magistrale in Discipline della musica”.

Si chiama “L’altro piano” la nuova edizione di MICO: sarà il pianoforte il fil rouge. Pianoforte come strumento che dà voce alle immagini, dal cinema muto alle colonne sonore; pianoforte come oggetto da esplorare sin nel profondo; pianoforte come sintesi di un’intera orchestra. Per aprire MICO il 13 febbraio salirà sul palco dell’Oratorio di San Filippo Neri Daniele Furlati, premiato per le musiche de “Il vento fa il suo giro” e “L’uomo che verrà” di Giorgio Diritti. Furlati parte proprio dal regista bolognese per accompagnare il pubblico in un excursus attraverso la musica per immagini – omaggiando anche Bernardo Bertolucci ed Ennio Morricone –, e mostrando un’altra affascinante specialità dell’accompagnamento cinematografico: l’improvvisazione, ovvero quella facoltà di creare la musica estemporaneamente, seguendo passo per passo le immagini che scorrono sullo schermo. Immagini che in questo caso saranno tratte dall’Archivio della Cineteca di Bologna, grazie alla collaborazione con l’istituzione bolognese. Il 28 febbraio nove talentuosi pianisti, selezionati dal progetto internazionale Call for Young Performers guidato da Maria Grazia Bellocchio, presenteranno l’integrale pianistica di György Ligeti, scomparso nel 2006. Il 28 marzo sarà la volta di Matteo Fossi e Marco Giggini, che delle infinite declinazioni del pianoforte hanno fatto un progetto artistico in continua evoluzione, con inedite incisioni ed edizioni critiche per l’occasione sarà possibile ascoltare in prima esecuzione italiana.