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Ravenna Festival, biglietti Omaggiovani

L’iniziativa Omaggiovani sarà in distribuzione lunedì 21 giugno, dalle 12, sulla pagina Facebook di Ravenna Festival. Rinnoviamo il nostro impegno per avvicinare le nuove generazioni alla cultura e alle arti rendendo disponibili 100 carnet destinati a giovani dai 14 ai 30 anni (nati tra il 1 luglio 1990 e il 31 luglio 2007) attraverso la compilazione di un form. “Sei Prog o Rap?”. È questa la prima scelta che attende i 100 under 30 che con Omaggiovani potranno partecipare agli eventi di Ravenna Festival a Palazzo S. Giacomo di Russi.

Ravenna Festival con i biglietti Omaggiovani

Ogni Omaggiovani garantirà due coppie di biglietti, per vivere il Festival in compagnia.

La prima coppia sarà destinata a scelta a una delle due serate in programma a Palazzo S. Giacomo, imponente architettura e cornice di tante feste musicali sotto le stelle. Sabato 24 luglio si celebrerà la gloriosa stagione italiana del Rock Progressivo, con il progetto dedicato all’epopea degli Uno, nata dall’incontro tra due dei componenti dei disciolti OsannaElio D’Anna e Danilo Rustici – con il romagnolo Vince Vallicelli. Dopo la scomparsa di Rustici (a cui il concerto sarà dedicato), UNO nel tutto reinventa quell’esperienza con il contributo di Enrico Gabrielli (Calibro 35) e Roberto Dell’Era e Stefano Pilla (Afterhours). Domenica 25 luglio La notte del Rap vedrà invece il genius loci Moder guidare le leve ravennati in apertura del concerto di Rancore, faro del rap italiano più maturo, per portare in scena quello che oggi è lo stile musicale più praticato al mondo, non solo un genere ma anche un’immagine e una modalità produttiva.

Per la seconda coppia di biglietti Omaggiovani, invece, si potrà scegliere fra sette diversi appuntamenti, dai concerti al teatro fino al cinema con musica dal vivo. La prima delle opzioni possibili è il concerto di Arto Lindsay, inesausto sperimentatore e protagonista della musica d’avanguardia statunitense, impegnato il 23 giugno, alla Rocca Brancaleone, in una rivisitazione musicale della Lectura Dantis che Carmelo Bene, vent’anni fa, dedicò alla strage di Bologna dall’alto della Torre degli Asinelli. Il 26 giugno, sempre alla Rocca, è tempo di scoprire il suono dell’antica Armenia reinventato per il XXI secolo. Il Naghash Ensemble propone musiche originali del suo fondatore e direttore John Hodian. È invece Cervia, per l’esattezza l’arena presso lo Stadio dei Pini, ad accogliere il terzo appuntamento: il 30 giugno dopo la conversazione di Emiliano Visconti con Marco Belpoliti, autore di Pianura (Einaudi, 2021), Giovanni Lindo Ferretti ridarà fiato “a cuor contento” al repertorio di CCCP e CSI. Il teatro è rappresentato da due giovani compagnie del territorio: in scena all’Alighieri sia Confini (11 luglio) di ErosAntEros, coproduzione internazionale dedicata a un tema urgente e complesso, sia Il defunto odiava i pettegolezzi (14 luglio) di Menoventi, rielaborazione scenica dell’indagine di Serena Vitale sulla morte del poeta della Rivoluzione, Majakovskij. Fra le alternative anche due appuntamenti in collaborazione con la Cineteca di Bologna: l’uno al Pavaglione di Lugo, il 18 luglio, con The General (Come vinsi la guerra) di Buster Keaton e Clyde Bruckman, un’epopea comica del cinema muto datata 1926-27 a cui Timothy Brock dona colonna sonora alla guida dell’Orchestra Arcangelo Corelli; l’altro il 20 luglio di nuovo alla Rocca Brancaleone, dove Edison Studio cura musica e sound design di Inferno (1911), il primo autentico lungometraggio della storia del cinema italiano, immaginifico viaggio nella prima cantica della Commedia.