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Ritratti-AMO: recupero, riciclo, ricamo

Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna nell’ambito della Giornata Europea delle Fondazioni, presenta la mostra Ritratti-AMO: recupero, riciclo, ricamosabato 1 ottobre 2022 dalle 10 alle 13, in piazza Indipendenza a San Giorgio di Piano, Bologna.

Nell’ambito delle iniziative promosse da ACRI per la Giornata Europea della Fondazioni – il cui tema quest’anno è Ben(i)tornati. Gesti quotidiani di rigenerazionesabato 1 ottobre, dalle ore 10 alle 13, avrà luogo la mostra/evento Ritratti-AMO: recupero, riciclo, ricamo, promossa da Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna in collaborazione con l’associazione di promozione sociale We-noMads e la cooperativa sociale La Venenta.

Una mostra di ritratti e poster, un evento interattivo di upcycling e un’istallazione di collezioni di abbigliamento del laboratorio artigianale TRAME raccontano attraverso fili, colori, tessuti e design i valori di solidarietà, inclusione e tutela ambientale. Un’occasione per presentare le attività del progetto di moda etica e sostenibile Free-volo finanziato da Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna all’interno del bando “La cultura come strumento di integrazione: la parola alle donne” e nato per valorizzare le risorse delle mamme italiane e straniere in difficoltà ospiti delle strutture della cooperativa La Venenta al fine dei loro percorsi di emancipazione sociale ed economica.

MOSTRA Ritratti-AMO

5 opere dedicate a 5 donne che grazie al proprio lavoro, alla propria dedizione e al desiderio di cambiare il mondo hanno lasciato un segno fondamentale nei campi della tutela ambientale e dei diritti: Wangari Maathai, Rachel Carson, Salome Aranda, Gulzar Duisjenova e Ebru Timtik.

Ritratti realizzati a 20 e più mani dalle artiste e artigiane del laboratorio artigianale Trame, dagli utenti del centro socio occupazionale DìAmo di Venenta e dalle ragazze e dai ragazzi che hanno frequentato le attività estive finanziate da Fondazione del Monte all’interno della Call Insieme nella scuola – Anno 2022. Mettendo al centro visi, occhi e parole le 5 opere principali guideranno il visitatore alla scoperta di nuove storie: ogni storia inizia con una serie di ritratti ad acquerello realizzati da Alina Savelyev, un giovane talento di 15 anni di origine Ucraina in Italia da marzo, mentre i lavori finali sono ritratti di arte partecipata realizzate con tecniche mixmedia su tela.

WORKSHOP – piazza Indipendenza

Durante l’evento sarà possibile partecipare a un’esperienza rivolta a tutti, realizzando un’opera d’arte partecipata in cui il pubblico sarà direttamente ed emozionalmente coinvolto nell’atto creativo. Nel laboratorio di upcycling e stampa su tessuto saranno coinvolti gli utenti del Centro socio Occupazionale della cooperativa La Venenta, le ragazze e i ragazzi del progetto Officina Summer finanziato da Fondazione del Monte e la cittadinanza tutta, trasformando e rinnovando attraverso stampa e pittura vecchi capi di abbigliamento.

PRESENTAZIONE DELLA COLLEZIONE FREE-VOLO

Una selezione dei capi realizzati in questi 2 anni verrà esposta in piazza Indipendenza per testimoniare che Free-volo è arte, creatività, incontro, inclusione, sostenibilità e condivisione.

«Siamo molto contenti di contribuire alla realizzazione di progetti che promuovono reti di collaborazione e partenariati tra istituzioni pubbliche, terzo settore e territorio» afferma Giusella Finocchiaro, Presidente della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. «In particolar modo abbiamo a cuore quei progetti che promuovono l’integrazione, la valorizzazione delle competenze e della creatività delle donne. Riteniamo importante sostenere le attività che favoriscono il loro inserimento nel mondo del lavoro, e la loro partecipazione attiva nella società. Il progetto che presentiamo ha un valore aggiunto: quello dell’impegno anche sul fronte della sostenibilità ambientale. Inclusione e sostenibilità sono due ambiti che meritano da parte di tutti noi un’attenzione speciale».

Come spiega Chiara Ricciardelli, Presidente della cooperativa La Venenta, «Free-volo è un importante progetto pilota di Circular & sharing fashion, per lo sviluppo di una filiera produttiva attenta al riuso e al riciclo in grado di generare un positivo impatto sociale per il territorio e rispondere ai bisogni di integrazione sociale, culturale e lavorativa delle mamme straniere ospiti delle strutture e/o segnalate dai servizi sociali. Il nome viene dal latino frivolus e non significa privo di sostanza, bensì fatto di materia fragile, così la moda, trasforma le fragilità in punto di forza e volo libero verso l’integrazione socio-culturale e lavorativa delle donne straniere».

Il risultato sono abiti realizzati secondo i criteri dell’economia circolare, utilizzando materiali di recupero, tessuti di fine serie e rimanenze di magazzino che sono stati lavorati con tecniche artigianali di ricamo e stampa su tessuto.

L’evento sarà aperto al pubblico, con partecipazione libera e gratuita.