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Sabrina Mezzaqui – L’abilità di mutare con le circostanze

Dal 5 al 9 maggio 2021 vi invitiamo all’Oratorio San Filippo Neri per L’abilità di mutare con le circostanze, l’installazione site-specific di Sabrina Mezzaqui a cura di Maura Pozzati.

L’Oratorio sarà aperto mercoledì 5, giovedì 6 e venerdì 7 dalle 13 alle 19; sabato 8 e domenica 9 dalle 13 alle 20.

L’iniziativa, realizzata in collaborazione con Galleria Continua, fa parte del programma istituzionale di ART CITY Bologna 2021 nell’ambito di Bologna Estate.

L’opera di Sabrina Mezzaqui è una grande decorazione site-specific posizionata nel centro della navata dell’Oratorio San Filippo Neri, sul pavimento, sotto il grande lampadario. L’opera cambierà ogni giorno: ogni mattina l’artista ne modificherà la forma, sposterà i singoli elementi metallici di cui è fatta, trasformando i ritmi delle sue forme, i perimetri e il proprio centro per riflettere in silenzio sull’impossibilità di avere delle certezze, oggi più che mai, dato che tutti stiamo vivendo la grande precarietà di questi tempi.

Il disegno, che muterà di giorno in giorno, è quello di un mandala, un elemento meditativo a cui l’artista bolognese è molto legata essendo una pratica trasformativa che porta verso la pace interiore e la meditazione e che è destinato a essere spazzato via in un soffio, dopo un lungo e paziente lavoro.

Il pubblico è invitato a tornare a vedere l’opera e a seguirne lo sviluppo nei cinque giorni di apertura della mostra per notare come muta e osservarla attentamente nel suo disegno e nelle sue linee armoniche, perché – anche se fatta di materiale comune e semplice, così come semplice e meditata è la pratica manuale dell’artista- l’opera di Sabrina Mezzaqui ha una forte valenza simbolica.

Il titolo del lavoro, pensato apposta per lo spazio dell’Oratorio, indica l’abilità dell’essere umano, dell’artista e delle sue opere di mutare con le circostanze: in questo caso si tratta di uno sguardo profondo e consapevole sulla realtà che stiamo vivendo, così instabile e piena di incertezze, così difficile e pur bisognosa di interscambi personali e di progetti condivisi, dato che per realizzare questa mostra l’artista si è avvalsa di diverse collaborazioni.

Il mandala di Sabrina dunque cercherà di superare i limiti di una percezione considerata esaurita una volta per tutte ma cercherà di dialogare con lo spazio “sacro” del luogo, indicandoci una nuova via, che non è certo quella di smettere di progettare ma di progettare in modo flessibile e insieme agli altri. Per questo l’opera sarà fotografata e ripresa durante il montaggio e lo smontaggio per produrre la documentazione delle sue modificazioni e per caricarle sul sito dell’artista, aggiornato in tempo reale, reso fruibile all’ingresso della mostra.

Nell’ovale sopra al palco, invece, scorrerà ogni giorno la proiezione di un video diverso, così come differenti saranno le immagini scelte per la comunicazione della mostra, che cambieranno ad ogni annuncio e invito.

Sarà infine realizzato un libro d’artista con le foto e i disegni dei mandala realizzati in occasione della mostra e brevi testi.

L’ingresso è gratis con prenotazione obbligatoria.