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Un sostegno per le famiglie a Castelbolognese

Il Progetto “Non sono Minori!” – Percorsi di sostegno alle famiglie con minori in situazione di grave disagio, realizzato dall’Associazione San Giuseppe e Santa Rita, risponde al bisogno di luoghi di aggregazione giovanile e di aiuto alle famiglie in situazioni di difficoltà. La Fondazione del Monte anche quest’anno sostiene l’Associazione con convinzione.

Il principale territorio di azione è Castelbolognese (RA), con la possibilità di sostenere e accogliere anche bambini e ragazzi provenienti dai paesi limitrofi (Faenza, Riola, Lugo e Imola).

Il progetto contribuisce a formare il personale educativo, migliorandone la professionalità e adeguandola alle emergenze educative.
Gli operatori, infatti, oltre a seguire i bambini nelle attività diurne nei centri dell’Associazione, lavorano a domicilio con l’intero nucleo familiare, aiutando i genitori nella gestione dei problemi quotidiani e supportandoli nel loro compito educativo. Queste forme di intervento si inseriscono in situazioni di disgregazione familiare e vulnerabilità dei bambini coinvolti in quei processi.

L’aumento di nuclei mono-parentali, il disagio economico, la difficile integrazione per molti stranieri sono gli ambiti in cui più facilmente, anche a livello provinciale, si instaurano dinamiche negative per i minori.
L’Associazione lavora in un’ottica di rete “interna” alle diverse realtà di accoglienza gestite dall’Associazione stessa (il Battello, il Fienile, le Case La Pietra e San Giuseppe e Santa Rita), ma anche “esterna”, di collaborazione con i servizi sociali e le realtà educative del territorio, per supportare i genitori e i bambini nei diversi percorsi.

Il progetto, come mostra il suo titolo, non vuole negare il dato anagrafico dei partecipanti ma sottolineare la centralità dei “più piccoli”, la necessità di sostenerli, custodirli e tutelarli affinché possano diventare “grandi” anche in situazioni di grave difficoltà e disagio.  I minori sono coinvolti in prima persona anche nella personalizzazione degli spazi delle strutture dell’Associazione, perché non si sentano esclusivamente degli ospiti, ma protagonisti attivi e partecipi dei processi che li riguardano.