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Vita Sana 2016, l’alimentazione corretta sui banchi delle medie

Camice, contagocce, bicchierini, un foglio di carta. Poi una soluzione piena di radicali liberi, e succhi di frutta. Sono gli ingredienti di un esperimento condotto con quasi 700 alunni delle medie di Bologna, che nei laboratori di scienze delle loro scuole hanno sperimentato che mangiare sano serve a stare bene. Ecco come: dentro un bicchierino c’è una soluzione piena di radicali liberi, è di colore blu. Di fianco ci sono tre succhi di frutta: mirtillo, albicocca, pera. Se si versa qualche goccia di succo al mirtillo nel bicchierino, la soluzione diventa trasparente: ecco come questo tipo di frutta neutralizza i radicali liberi. Così avviene nel nostro organismo quando mangiamo cibi sani. Per ottenere lo stesso risultato occorre versare molte più gocce di succo di albicocca e una quantità ancora maggiore di succo di pera. Quindi è importante assumere frutta e verdura di tipologie diverse per neutralizzare vari tipi di specie reattive dell’ossigeno; così facendo si combatte lo stress ossidativo che è alla base di molte patologie cronico-degenerative. A volte però non basta studiarlo sui libri o ascoltarlo dai genitori: bisogna toccare con mano l’effetto benefico di certe sostanze. Ecco perché il progetto Una settimana per una Vita Sana, quest’anno alla sua ottava edizione, ha voluto portare in laboratorio 690 alunni di nove scuole medie inferiori (secondarie di primo grado) di Bologna, e spiegare anche così che l’alimentazione corretta significa salute.

Il progetto Una settimana per una Vita Sana in otto anni di attività ha coinvolto in tutto 22 scuole per un totale di 8.040 alunni.