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Il giorno che verrà

Con Il giorno che verrà i lavoratori dello spettacolo si raccontano in 10 video dall’Oratorio San Filippo Neri. Attori, musicisti, scenografi, registi, autori, tecnici, tour manager, danzatori, compositori, sound designer in dialogo con la regia di Michele Mellara e Alessandro Rossi, in programma a cadenza periodica dal 24 dicembre.

I video saranno pubblicati sul sito, la pagina Facebook e il canale YouTube dell’Oratorio San Filippo Neri. Il primo ad andare online giovedì 24 dicembre alle ore 10 sarà quello della Compagnia del Teatro delle Ariette, che propone la ritualità di pranzi e cenoni conditi dall’ingrediente inedito che da anni è il successo dei loro piatti: il teatro.

«Visivamente, abbiamo cercato di far dialogare l’eleganza barocca dell’Oratorio San Filippo Neri con i diversi artisti coinvolti – spiegano i registi Michele Mellara e Alessandro Rossi – Ognuno di loro si racconta e si esibisce in relazione al luogo fisico dell’Oratorio e, grazie a esso, dà corpo e sostanza al proprio intervento. L’assenza del pubblico si sente, si percepisce a tutto schermo; gli artisti ne soffrono la mancanza, e così è a chi non c’è e si spera possa tornare a riempire presto questa magnifica sala che viene dedicata ogni parola, ogni segno, ogni nota del nostro canto».

I teatri sono ancora chiusi. Lavoratori e lavoratrici dello spettacolo continuano a vivere un’odissea economica e professionale. Dopo lo stop della scorsa primavera c’è stato un breve periodo di riapertura nel segno della massima sicurezza. Ma riduzione delle presenze, distanziamenti, igienizzazioni non sono bastati a impedire un nuovo blocco. L’Oratorio San Filippo Neri è stato tra i primi luoghi a riaprire non appena si è potuto, anticipando all’inizio di settembre la ripresa della programmazione per dare un segno concreto di sostegno ai lavoratori in difficoltà e per riaffermare la centralità irrinunciabile dello spettacolo dal vivo. Poi, come tutti, si è dovuto fermare, e allora abbiamo deciso di dare voce ai lavoratori dello spettacolo invitandoli a raccontarsi nello spazio che li ha visti in scena. Il giorno che verrà è il titolo della rassegna di incontri in video.

«La Fondazione del Monte si è sempre impegnata nel settore della cultura e rilancerà il suo impegno nel 2021 – dichiara Giusella Finocchiaro. – Riteniamo infatti che la cultura sia una necessità e non un lusso, come molti erroneamente credono, perché implica socialità, educazione, capacità progettuale, e perché la crisi investe tutti gli operatori della cultura, del teatro e dello spettacolo, che lavorano dietro le quinte e non vanno mai dimenticati».