Skip to content

Nuova call: Che faranno i nostri bambini e i nostri ragazzi quest’estate?

La Fondazione del Monte, che da sempre sostiene le attività dei centri estivi del territorio, quest’anno ha deciso di incrementare il suo impegno al fianco delle famiglie. È stato deliberato lo stanziamento di  150.000 euro destinati a una call per finanziare le attività di sostegno alle famiglie lavoratrici di Bologna e Ravenna, rivolte a bambini e ragazzi fra i 3 e i 17 anni nel periodo fra metà giugno e settembre 2020, fino alla riapertura delle scuole.

Il Governo ha stanziato 150 milioni di euro per finanziare iniziative rivolte a minori fra i 3 e i 14 anni. Purtroppo questo contributo non sarà in grado di rispondere a tutte le necessità del territorio e i tempi burocratici sono spesso troppo lunghi rispetto all’urgenza del momento.

I centri estivi, che potranno aprire dal 15 giugno, devono invece attrezzarsi immediatamente con dispositivi di sicurezza, sanificare e riadattare i propri ambienti alle norme per il contenimento del contagio del Covid-19, reclutare un maggior numero di operatori socioeducativi per organizzare al meglio la suddivisione dei bambini in piccoli gruppi.

«Molti bambini e ragazzi, privati della scuola dall’inizio di marzo, si trovano a vivere in situazioni di isolamento e disagio crescente» afferma Giusella Finocchiaro. «È necessario intervenire con rapidità per contrastare le difficoltà cui vanno incontro le famiglie lavoratrici. Crediamo che le attività ludico-ricreative siano, oggi più che mai, un’opportunità fondamentale per lo sviluppo cognitivo e relazionale dei bambini e dei ragazzi. In questo momento non potevamo tirarci indietro davanti a una sfida educativa così importante per il futuro delle nuove generazioni. Più in generale, la lotta alla povertà educativa minorile è al cuore delle azioni delle fondazioni».

I progetti dovranno rispondere a queste esigenze: miglioramento dell’equilibrio tra impegni lavorativi e vita privata dei genitori, con particolare attenzione alle madri lavoratrici; recupero di occasioni di crescita formativa e di socializzazione per i partecipanti; riattivazione dei servizi educativi estivi e riuso degli spazi di scuole, asili, ludoteche e oratori, soprattutto con aree verdi; supporto alle famiglie con figli in condizione di vulnerabilità psichica o fisica.

Per maggiori informazioni sulle modalità di partecipazione, consultare la pagina Chiedi un contributo.