Pane e Pomodoro

Il progetto Pane e pomodoro della Fondazione Gualandi nasce nel 2015 e si rivolge a giovani e adulti sordi di origine straniera in condizioni sociali e comunicative di grande disagio. Sin dalla nascita è sostenuto dalla Fondazione del Monte. Tra le attività organizzate, corsi di Lis e alfabetizzazione alla lingua italiana; attività formative e pratiche in aula, in orto e in cucina per la trasformazione dei prodotti; alfabetizzazione informatica; educazione civica e stradale. Tutto con l’accompagnamento da parte di educatori interpreti, tecnici della cooperativa Agriverde, cuochi professionisti e personale della Fondazione.
È un progetto in continuità con le attività per persone sorde che la Fondazione Gualandi ha sempre portato avanti. In questo caso si rivolge a persone doppiamente discriminate: perché sorde e perché straniere. Obiettivi, far emergere competenze concrete dei ragazzi e adulti sordi, spendibili in eventuali percorsi di orientamento lavorativo, realizzare percorsi di alfabetizzazione della lingua italiana in situazioni concrete, dedicarsi ad un progetto al di fuori delle aule della Fondazione per evitare rischi di chiusura e infine dare visibilità alle potenzialità di un’utenza “invisibile” che non trova risposte sul territorio. In media partecipano al laboratorio 20 persone sorde, di età compresa tra i 20 e i 55 anni. I paesi di origine di queste persone sono vari: Moldavia, Romania, Albania, Kosovo, Marocco, Pakistan, Somalia.
Il progetto Pane e pomodoro ruota attorno all’orto di via Felice Battaglia: duemila metri quadrati in comodato gratuito offerti dalla famiglia Benni. Al momento del comodato il terreno era incolto, ora è coltivato per circa tre quarti. Oggi, oltre a offrire occasioni educative e inclusive a disabili sordi, è a disposizione anche di adolescenti e bambini della scuola dell’infanzia e della scuola primaria.

Soggetto richiedente: Fondazione Gualandi